Per la prima volta in Italia viene presentata una mostra, curata di Mark Antliff e Vivien Greene, dedicata al Vorticismo. Movimento nato in Inghilterra agli inizi del ‘900 e dalla vita breve, il Vorticismo fu caratterizzato da uno stile particolarissimo, che viveva parallelamente agli altri movimenti astrattisti europei del periodo: il Cubismo in Francia e il Futurismo in Italia. Pur assimilando elementi da questi due movimenti, il Vorticismo definì un proprio stile, caratterizzandosi come un breve ma cruciale movimento modernista negli anni della prima Guerra mondiale (1914-1918).
Il Vorticismo era caratterizzato da uno stile figurativo astratto che coniugava forme dell’era meccanica con l’energia suggerita dal vortice, visto come forza capace di smuovere le cose, quindi una pittura caratterizzata dal movimento e dall’energia che ne scaturisce. La sua estetica è quindi ancora più radicale rispetto alle correnti gemelle, che i vorticisti consideravano piene di difetti e da cui cercavano di prendere il meglio, per arrivare a una una sorta di summa artistica.
La mostra presenta circa 100 opere, che includono quadri, sculture, opere su carta, fotografie e stampe di noti artisti come Percy Wyndham Lewis, Edward Wadsworth e Henri Gaudier-Brzeska. L’esposizione rappresenta il primo tentativo di ricreare le tre mostre vorticiste, allestite durante la prima Guerra mondiale, che contribuirono a far conoscere a un pubblico angloamericano l’estetica radicale di questo gruppo. La collezione Peggy Guggenheim rappresenta la seconda tappa di questa mostra itinerante, inaugurata al Nasher museum of art, Duke university, Durham, Nc e che terminerà il proprio percorso al Tate Britain di Londra a settembre.
Collezione Peggy Guggenheim
Palazzo Venier dei Leoni
Dorsoduro 701, Venezia
Info: www.guggenheim-venice.it