Alla Sala Santa Rita di Roma, promossa dall’assessorato alle Politiche culturali e della comunicazione di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto cultura, sarà possibile ammirare Il tempio dell’uomo – Installazione di computer art Ida Gerosa. Un modo per raccontare, secondo l’artista, la quotidianità singola e l’interezza di una vita.
L’iniziativa, accompagnata dalla musica di Nicola Sani, uno dei più noti musicisti elettronici contemporanei, è curata da Stefania Fabri e Roberta Perfetti. Un’installazione pensata specificamente per interagire con i segnali e i significati ambientali che la circondano. Un tempo chiesa di Santa Rita, oggi sconsacrata, è diventata il tempio dell’uomo: uno spazio per poter raccontarne le sue declinazioni, sfaccettature, eccessi e pregi.
Una mostra/evento delineata in più punti. Si comincia con l’abside, sul quale è stato posto un grande schermo che trasmette un video; questo video riproduce le sensazioni di una comune giornata. Più avanti, verso il centro della sala, sono stati posti alcuni teli leggeri che vengono mossi da un vento artificiale, a simbolo del movimento costante che ci accompagna nel vivere. All’interno di una nicchia, invece, ecco la proiezione di immagini fisse realizzata da affreschi simil-virtuali. L’idea di base è far avvolgere lo spettatore nel buio della sala e portarlo a riflettere grazie a immagini e suggestioni che Gerosa gli suggerisce.
L’artista ha un percorso molto particolare alle spalle. Ha studiato psicologia alla Sapienza di Roma, studi che le hanno consentito di poter realmente scandagliare i sentimenti e le mentalità umane, per poi passare alle arti figurative. Dopo diversi anni dedicati all’arte tradizionale, cambia di nuovo corso di studi in favore di uno stage di ricerca d’arte con l’elaboratore al Centro scientifico Ibm di Roma durante il quale ha collaborato per creare il primo programma grafico a colori del mondo: così in gamba che l’Enciclopedia italiana Treccani la riporta come una degli innovatori del linguaggio artistico in Italia, nel capitolo Nuovi linguaggi.
Da allora è un vero e proprio treno: mostre, proiezioni, installazioni che toccano il Giappone, l’Australia, Stati Uniti, Europa e in varie città italiane. A Roma, ricordiamo le particolari installazioni come quella a forma di mezza spirale del Palazzo dei Congressi all’Eur, la proiezione sulla fontana di Trevi, nel 1992 e sulla fontana dei Fiumi a piazza Navona, nel 1996 e recentemente sulla scalinata di Trinità dei Monti a piazza di Spagna e un’installazione sulla fontana Barcaccia sempre a piazza di Spagna nel 2008. Quando un genio non si ferma mai.
Fino al 15 dicembre
Sala Santa Rita
via Montanara 8, Roma
Info: 060608, www.salasantarita.culturaroma.it