Dal 2009 "Location one" offre ospitalità alle performance artistiche del Marina Arbamović institute. Abbiamo iniziato le attività dello studio a "Location one" un anno fa, proprio nel 2009, con grandi speranze e senza troppo clamore. Abbiamo raccolto grande entusiasmo da ogni parte. Quest’autunno, il primo novembre, alle attività dello studio Abramović sarà riservata la presentazione che merita. Lo studio è concepito come il punto focale nei continui mutamenti dell’arte performativa.
"Location one" ospiterà proprio il primo novembre una giornata di beneficenza con performance di Maria José Arjona e Marta Jovanović Bosi oltre a un’asta silenziosa di lavori realizzati da grandi artisti che condividono la nostra passione per la performance. Tutti i proventi finiranno allo studio Abramović e al futuro di questo genere artistico. Sotto la mia guida, lo studio è diventato una vibrante risorsa d’inedite esibizioni che in futuro sarà sempre più vicina alla sede dell’istituto Marina Abramović in via di realizzazione a Hudson, New York.
Lo studio Marina Abramović è uno spazio in "Location one" dedicato allo sviluppo di performance di lunga durata e alla realizzazione di workshop aperti, incontri e tavoli di discussione sul tema. Coinvolge artisti residenti nella stessa struttura così come una più vasta comunità di creativi e pensatori interessati nello sviluppo della "performance art" così come praticata dalla sua pioniera Marina Abramović per almeno quattro decadi (nella foto di Marco Anelli per l’esibizione "The kitchen VI", 2009, cortesia dell’artista). L’approccio laboratoriale dello studio ha l’obiettivo di supportare la crescita di questa forma espressiva promuovendo i lavori di creativi emergenti su scala internazionale, organizzando e collaborando a questi eventi e utilizzando un network di persone raccolte intorno a "Location one". Sottolinea alla committenza la sperimentazione sulle altre forme d’arte e si concentra sugli sforzi recenti per riportare la "performance art" in una posizione centrale nel sistema delle gallerie.
Basata a Soho, il distretto artistico di New York, "Location one" è un’organizzazione indipendente no profit dedicata alla ricerca di nuove forme espressive e di scambio culturale attraverso mostre, residenze, performance, letture pubblico e workshop. Tradizionalmente focalizzata sulla sperimentazione tecnologica e i nuovi media, le residenze artistiche, i programmi di "Location one" hanno favorito dialoghi interculturali, politici e sociali fungendo da catalizzatori per la nascita di nuove e fruttuose collaborazioni. Tutto questo in un unico contesto che provvede a fornire supporto, proporre esercizi creativi e a guidare ogni artista nel suo percorso, così come dando il proprio contributo nella promozione dei lavori. "Location one" continua a nutrire lo spirito della sperimentazione che considera l’autentica pietra miliare della sua missione.
L’inaugurazione della nuova stagione all’Abramović studio è avvenuta il 14 ottobre con "Vires, a performance cycle", una performance di Maria José Arjona. Vires, dal latino, sta per potere, forza, influenza. Forze politiche, sociali ed economiche hanno modellato la società dalle origini della civiltà occidentale fino a oggi. La storia è intervenuta su strutture complesse, sulle istituzioni, sugli individui portandole spesso a imporsi su altre in una forma di controllo reciproco. Nel corso delle dominazioni e del soggiogamento un gran numero di nuove forme espressive e sociali s’è fatto largo, così come il corpo, spesso sottoposto a forme di controllo, ha avuto bisogno di adattarsi nei propri caratteri per adattarsi al nuovo regime. Vires è un ciclo di sei performance che analizzano diversi sistemi di potere, sottolineando il concetto di scelta come il più rilevante esercizio di libertà.
Maria José Arjona è una performer che focalizza i propri sforzi nell’affermazione del corpo attraverso esercizi di lunga durata che si concentrano sule categorie di processo, tempo, memoria e, appunto, potere. Le sue performance sono state ospitate in musei e gallerie in Sud America, Europa, Cina e Stati uniti e sono state commentate da testate come New York times, Guardian, Whitewall magazine, Miami herald, El Nuevo Herald e molti altri. Ha partecipato come "re-performer" alla recente retrospettiva su Marina Abramović al Moma di New York e, sempre con l’artista serba, al museo Madre di Napoli come parte del programma Corpus, arte in azione. L’itinerario del progetto include anche Bologna, Bergen e Oslo in Norvegia, New York e Vienna e si concluderà nel 2010 in Colombia come parte del Salone nazionale sponsorizzato dal locale ministero della cultura. Vires è andata in scena per la prima volta alla "Location one".
Info: www.location1.org.