L'oggetto ritrovato

La materia che diviene res è la protagonista indiscussa della mostra L’oggetto ritrovato, a cura di Cristina Gilda Artese e Annalisa Rosso. Un elemento capace di accomunare tanto le opere d’arte quanto quelle di design in quanto componente involuta, ma imprescindibile, plasmata ogni volta diversamente a piacimento della creatività degli artisti. Una decostruita analisi dei singoli oggetti fa concentrare lo sguardo sull’entità materica in sé, portando gli spettatori lontano da qualsivoglia interrogativo circa l’utilità o la funzione. Tra le proposte in mostra, il progetto dell’Officina Tom, con Innesti, un insieme di lavori realizzati con materiali di scarto, lastre da stampa tipografica e rami di potatura, tutti elementi destinati all’abbandono, che grazie a un rinnovato innesto creativo danno vita a nuove forme. Il progetto miscela abilmente oggetti, relitti e soprattutto manifestazioni espressive diverse.

Gli altri artisti in mostra, differenti negli stili, offrono uno spaccato di creatività contemporanea intorno alla ricerca dell’oggetto perduto e ritrovato: dalla materia povera utilizzata per gli oggetti che parlano il linguaggio dell’arte e del design di Emanuela Bartolotti alle citazioni colte di Florencía Martínez, che pure mantengono un dialogo serrato con arredi quotidiani, fino alle opere di forte impatto che consentono più livelli di lettura di Eloisa Gobbo che si confronta con nuove e moderne tecniche ipertecnologiche.

Tra gli altri nomi quello di Arianna Carossa, creatrice di nuove identità autonome generate da soli elementi grezzi; Anna Turina propone, invece, le imponenti installazioni metalliche che fanno del riciclo una vera rigenerazione avvenieristica delle cose. Poi è la volta di Silvia Meis, ultima protagonista della rivista “Or not”, che diviene profetessa di arcaiche visioni, ricreando sculture polimorfe con la sua abile mano guidata dal richiamo con la natura. Tante altre sorprese sono, infine, nascoste tra oggetti camuffati da altri, libri che diventano orologi, sedie dagli istinti animali, elettrodomestici dal look “folle” e glamour. 

Fino al 22 ottobre
Ex Ansaldo
via Tortona 54, Milano