Cronache d'Albione

Basta con lo stereotipo di un’Inghilterra bene, fatta di signore che prendono il tè alle cinque del pomeriggio, con i loro cappellini retrò e cagnolini al seguito. Basta con i Cab, il cambio della guardia di Buckingham palace, lo sfarzo degli Harrods e il celebre detto “God save the Queen”. Quella che viene proposta nella mostra “This is England” alla galleria Uno + Uno di Milano (in collaborazione con la Aubin gallery di Londra) è l’altra faccia della medaglia di una nazione stereotipata fino all’inverosimile.

Stuart Semple, irriverente artista "cool" della scena britannica, cura questo progetto espositivo con la partecipazione di amici artisti acclamati e trasgressivi della scena culturale londinese. A cominciare da David Hancock e dal suo ormai noto lavoro semi-fotorealista sulla generazione X, proseguendo con le incredibili incisioni di Richard Galloway popolate da hooligan, ubriaconi, prostitute e barboni che danno vita a un universo grottesco e surreale. Presenti anche le installazioni ironiche e poetiche di Appau Junior Boakye Yiadom che sono intelligenti "ready-made" quotidiani che non passano di certo inosservati. L’ironia che pervade tutta l’esposizione si ritrova anche negli autoritratti del duo artistico The girls (Andrea Blood e Sinclair) che mettono in discussione il ruolo della donna nella società inglese. Sulla stessa linea d’onda anche Sarah Maple, che indaga la propria identità di donna mussulmana nella società occidentale. Alana Lake, infine, attraverso una stridente contrapposizione di immagini, sposta l’attenzione dello spettatore su tematiche che altrimenti rimarrebbero nell’ombra.

Le tecniche utilizzate sono svariate, si va dalla pittura alla fotografia, dai video alle performance fino alla scultura, in un lavoro altamente poliedrico e variegato. Un unico filo conduttore, però, viene seguito da tutti gli artisti partecipanti: uno sguardo assolutamente contemporaneo, ironico e scanzonato nei confronti della cultura e del secolare conformismo inglese. Un capovolgimento di tradizioni fin troppo radicate – e non sempre così reali – per dar voce a delle realtà ben più interessanti, anche se spesso oscurate da una coltre di insano perbenismo.

Fino al 20 ottobre
Galleria Uno + Uno
via Ausonio, 18 – Milano
Info: 028375436; www.galleriaunopiuuno.com