Gli occhi della memoria

Rigoroso nella tecnica e scrupoloso nella scelta delle immagini da fotografare. Beniamino Terraneo è uno di quegli artisti che immortalano un’emozione attraverso oggetti e paesaggi comuni. Guardando le sue opere, sembra quasi di immergersi in sensazioni evocate dall’utilizzo del bianco e nero, del seppia, dagli scorci di paesaggi, i dettagli di oggetti, i giochi di luce. Capace di fondere tutti questi elementi, Terraneo ricrea più che delle fotografie, dei veri e propri quadri.

Cura personalmente ogni fase dallo sviluppo: la stampa manuale su carta ai sali d’argento, procedimenti al carbone, platino e carta salata. Ha studiato fotografia in Italia e Francia, seguendo i corsi di maestri come George Tice, Cole Weston, Reinhardt Wolf, Jean-Pierre e Claudine Sudre. Da questi grandi non impara solo l’arte della fotografia ma capisce quanto sia fondamentale la cura della stampa. Perfeziona le tecniche di camera oscura e studia a fondo le pratiche ottocentesche. Un’occasione per apprezzare la sua arte è la rinnovata mostra, già in esposizione in passato e che gli valse un premio, Gli occhi della memoria presso l’Associazione Culturale Acanto di Bertinoro.

Dalle note di presentazione scritte dall’artista: “Questo lavoro ha avuto inizio da un ricordo. Da bambino, quando venivo accompagnato in chiesa ero particolarmente impressionato; tutto mi sembrava magico, la luce del giorno penetrava appena, le statue mi sembravano enormi e mi aspettavo che da un momento all’altro si animassero, i dipinti mi parlavano di storia d’altri tempi. Il mio obbiettivo è stato quello di ricreare queste emozioni e trasmettere l’energia spirituale che luoghi diversi in tutto il mondo hanno accumulato”.

Fino all’8 agosto
Associazione culturale Acanto
piazza della Libertà 6, Bertinoro (Fc)
Info: www.acantofotografia.org