Drammi familiari

Il poliedrico artista islandese Ragnar Kjartansson al centro della mostra di Ex3 il Centro per l’arte contemporanea di Firenze. L’esposizione, a cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini, suscita numerosi sentimenti contrastanti. Tra video, scultura, musica, disegno e pittura Kjartansson intreccia tristezza e felicità, orrore e bellezza, dramma e humor, con la sua unica capacità di coinvolgimento dello spettatore in modo diretto e immediato grazie alla complessità delle sue opere, associata ad aspetti rudimentali.

Al centro della ricerca artistica dell’artista islandese, una tensione verso l’enigma dell’esistenza attraverso l’opera d’arte. La mostra “Me and my mother” presenta per la prima volta in Italia il terzo episodio della serie: il progetto è un "work in progress" intrapreso nel 2000, che prevede una performance ogni quattro anni basata su un gesto enfatico e denigratorio dell’artista e di sua madre. Grazie a un semplice gesto reiterato si innescano riflessioni psicoanalitiche che trasmettono con un linguaggio grottesco l’ambivalenza, l’intensità e la distruzione che si cela dietro i legami affettivi.

Apparentemente dissacratoria, l’opera di Kjartansson è in realtà un omaggio non convenzionale alla madre e allo stesso tempo una riflessione malinconica sul tempo e sulla morte. In mostra, oltre a questo lavoro, saranno presenti altri dipinti dedicati al rapporto con la morte e sulla relaizone che l’artista instaura con la natura e l’artificio.

Fino al 19 settembre
Ex3 Firenze
viale Giannotti 81, Firenze
Info: 0556287091; www.ex3.it