Un omaggio all’acqua e al suo potere evocativo, un viaggio a ritroso nel tempo tra miti e icone della letteratura e dell’arte all’interno di una delle ville storiche più raffinate e segrete di Roma. Sospesa su un frammento del Quirinale, risparmiato dagli sventramenti di fine Ottocento, villa Aldobrandini ha sempre avuto una relazione intima e costante con l’acqua, presente sul suo sito fin dall’Antichità. Oliviero Rainaldi ha preso spunto da questa particolare dimensione ambientale per elaborare la mostra La natura delle cose inaugurata ieri nel parco della villa. Le installazioni dialogano con le radure, le palme e le vedute urbane della villa, grazie a progetti realizzati per l’occasione. Il suo lavoro da oltre trent’anni si muove tra gesso, oro, marmo e vetro e si arricchisce in questo nuovo percorso della presenza vitale ed evocativa dell’acqua utilizzata come materia e superficie da modellare con i suoi segni e le sue invenzioni. I riferimenti culturali di Rainaldi spaziano dalla dimensione classica a quella religiosa, fonti per storie della medesima forza e suggestione. Fino al primo agosto, parco di villa Aldobrandini, via del Mazzarino 1, Roma. Info: 3312478671.
di Camilla Mozzetti
intervista con Oliviero Rainaldi di Maria Luisa Prete