Lamentarsi dell'acqua calda

Coloratissimo e incerto, con un tocco quasi impressionista, Lorenzo Tamai crea un’arte magica e vitale al tempo stesso. Alla galleria Artra di Milano inaugura la sua personale Lamentarsi dell’acqua calda, che con una serie di sette tele mette in luce diversi “profili” con cui l’artista va alla ricerca delle sue composizioni. Ne emerge un processo creativo assolutamente non lineare dove non prevalgono errori o ripensamenti, quanto variazioni sul tema della creazione artistica. Un’arte che indaga l’ambiguità nei soggetti (uomo/animale) o nella forma (organica/concreta) ponendo l’attenzione sull’elemento materiale, inteso come corpo della pittura stessa. Le opere di Tamai vanno all’origine di se stesse, alla ricerca di un luogo magico e misterioso in cui far inrecciare le idee con la fisicità dell’esperienza e della vita.

Nella serie “fiori” l’artista sostituisce la rappresentazione dell’uomo con un fiore, completato da volti esprssivi. Tra emozione e fragilità si intravede nei volti di Tamai una profonda emotività che risulta indissolubilmente legata alla vita stessa dell’uomo, e che trova spazio nell’opera con un colore puro steso direttamente sulla tela nera. L’esposizione presso la galleria milanese comprende anche una decina di tele di grande formato, che vanno dalla pittura classcia di una natura morta alla “Pianta di limoni senza limoni” che rispecchia il contesto autobiografico dell’artista. In qeste opere la tela nera funge da cavità atemporale dove gli elementi sono sospesi e fluttuano nello spazio, Qui emerge la loro essenza in un contrastante rapporto con ciò che sta intorno.

Fino al 15 luglio
Lorenzo Tamai, Lamentarsi dell’acqua calda
galleria Artra, via Francesco Burlamacchi 1, Milano
Info 025457373; www.artragallery.com