'No canvas', l'arte del riciclo

Oltre 300 mq per l’arte contemporanea estendono la loro superficie nel laboratorio artistico Passover di via Pio Briziarelli, a Roma. Attivo dal 2008 con un collettivo artistico che lavora idee al suo interno, lo spazio apre per la prima volta al pubblico in occasione della collettiva “No canvas” in cui Sergio Angeli, Fabio Chiapparelli, Valerio De Filippis, Fausto Delle Chiaie, Emanuele Omega Gorga, Stanislav Pokryska, Ursula Salomè Ortiz ed Eleonora Spada, in arte Kira, s’incontrano per riesumare ad arte oggetti in disuso.

L’esposizione si vanterà di esibire arnesi convenzionali vestiti da “opere contemporanee”, riesumando il concetto trito e ritito dell’"object trouvé". Insieme a loro il video di Valerio Saviano documenterà lo svolgersi degli “arte-fatti” misurandosi con la curiosità del pubblico e la creatività di ogni singolo artista. Più facile sarà il risultato di Delle Chiaie che sempre lavora sulla reinvenzione di materiali di scarto o semplici oggetti comuni, agghindando marciapiedi e strade lungo la città di Roma. Più arduo sarà per il lavoro di Valerio De Filippis, che nel sacrilegio figurativo di oli e acrilici pungenti dovrà cimentarsi con la materialità del riciclo. Tema caro all’ambiente, la mostra fa forza in parte proprio su questo, riciclando a sua volta la scusa del riutilizzo a fin di bene: niente spreco e tanta fantasia dove non c’è tela ma tutto quello che si vede al di fuori di essa. La paura è la semplicità con cui si affronta l’argomento e l’idea, in parte divertente, di fare di tutto un’opera d’arte. Ma fino a che punto si può parlare di arte?

“Il riutilizzo dei materiali una cosa utile a tutti, ma a volte non sappiamo proprio dove mettere quel comodino anni Settanta o quell’oggetto così kitsch. Dunque, perchè non trasformarlo in un’opera d’arte?” recita parte del comunicato stampa, invitando il pubblico a non mancare e gli artisti a trascinarsi in una performance del "ready made".

Fino 3 luglio
Passover
via Pio Briziarelli 25, Roma