A qualcuno piace caldo

Trenta gradi all’ombra per l’intero pomeriggio e i raffinati stand espositivi ancora in fase di allestimento tutti riservati alle attenzioni degli invitati e agli addetti ai lavori, da galleristi a collezionisti, da Milano a New York. È partita così, dopo una presentazione stampa mattutina delle migliori con l’assessore capitolino alla cultura Umberto Croppi, il direttore della fiera Roberto Casiraghi e Achille Bonito Oliva, curatore di Cose mai viste, la mostra al complesso di Santo Spirito in Sassia, la terza edizione di Roma-The road to contemporary art nei nuovissimi spazi della Pelanda e nei padiglioni del Macro Future, nell’area dell’ex mattatoio. Ben 8.000 metri quadrati di spazi espositivi per ospitare 67 gallerie d’arte italiane ed estere, cinquanta delle quali inclusi nella popolosa “main section”.

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Gente curiosa, con lo sguardo incollato alle opere esposte e molti altri che infiocchettati come nelle migliori occasioni passeggiano tra gli spazi di piazza Giustiniani con una noiosa lentezza. Alcuni apprezzano i lavori altri ne criticano l’assenza di innovazione. «Opere già viste che non danno nessun valore aggiunto», sussurra qualcuno. «Lavori entusiasmanti», controbattono altri.

Dopo una partenza a rilento, per numero di persone e visitatori, del tutto comprensibile, gli spazi testaccini si sono riempiti dalle 19 in poi per la vernice ufficiale con gli oltre 3.000 ospiti internazionali e i primi eventi in programma: la cena speciale per “Eat with art” e il concerto – con tanto di live painting – organizzato per la prima delle quattro serate dedicate all’editoria specializzata. Tra loro Alessandro Haber, Francesco Rutelli e consorte come d’abitudine, e il presidente di Rcs libri Paolo Mieli. Domani sera sarà la volta dell’evento organizzato da Inside Art, dalle 22 in poi.

Una fiera interessante e appetitosa, l’ha definita il direttore e ideatore Roberto Casiraghi ai microfoni di Inside Art. E in effetti, considerando anche le 17 gallerie emergenti incluse nella sezione “start up”, l’attenzione riservata ai premi, le riviste e le installazioni di grandi dimensioni “a cielo aperto” che costellano l’intero complesso, l’impressione di questa nuova edizione è di maggiore varietà e di dimensioni forse più contenute ma di un filtro assai più elevato.

Ma è la sinergia con le contemporanee inaugurazioni del nuovo Maxxi di Zaha Hadid e dell’ala del Macro firmata da Odile Decq che stuzzica maggiormente, a proposito di appetito, i visitatori e i galleristi intercettati nel corso della prima giornata. L’idea cioè che nei prossimi quattro giorni la capitale si giochi seriamente le proprie carte per proporsi come nuovo punto di riferimento del sistema dell’arte contemporanea in Italia e in Europa.

E per "Verba manent" visite alla fiera saranno condotte sia da firme della cultura, sia da personaggi dello spettacolo e della politica appassionati d’arte: Alessandro Haber, Fausto Bertinotti, Nicola Spinosa, Piero Maccarinelli, Daniela Ferretti, Massimiliano Tonelli, Ermete Realacci e Massimo Bottura racconteranno ai visitatori la loro visione dell’arte.

Info: www.romacontemporary.it

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