Pubbliche intimità

La città di Bari ospita al teatro Margherita e piazza del Ferrarese la personale di Jannis Kounellis, pittore e scultore greco cresciuto in Italia. Il progetto si snoda attraverso due percorsi ideologici: il primo più intimo e personale, collocato all’interno di un antico edificio della città, e il secondo più pubblico, esposto nella piazza che ha più contaminazioni storiche. Tali scelte rientrano appieno nella poetica dell’artista, che sempre pone come base dei suoi studi artistici i luoghi nevralgici di città e paesi dove inserire le proprie opere e trovare così un legame, un rapporto, fra l’opera stessa e gli spettatori, nonché cittadini delle città.

All’interno del teatro Margherita, un tempo Museo storico di Bari, Kounellis sfrutta non solo il potenziale scenico e teatrale, che rientra appieno nella natura stessa dell’edificio, ma coniuga l’architettura del teatro all‘architettura delle installazioni esposte. Si potranno visionare due installazioni che occupano la platea e il foyer. La prima è un ritorno iconografico a quella realizzata nel 1995 per la kunsthall di Amburgo. I materiali utilizzati sono quelli più amati da Kounellis, lastre di ferro, sacchi di juta, carbone, che vanno a formare i 12 moduli dell’opera. Nel foyer ritorna il cappotto, uno dei simboli più usati dall’artista, sotto forma di grandi pannelli di acciaio, sui quali sono state inserite delle putrelle che schiacciano soprabiti maschili neri.

Il programma espositivo che si trova in piazza Ferrarese, dove Kounellis sfrutta una porta chiusa della facciata del mercato del Pesce del porto vecchio, come quinta teatrale, è composto da un parallelepipedo in ferro su cui poggia un secondo, dalle dimensioni più ridotte; il secondo parallelepipedo presenta inoltre diverse fessure angolari dalle quali si intravedono mucchi di carbone.  Resta quindi evidente che il percorso dell’artista prosegue sempre nella stessa direzione: strutture sviluppate in verticale e utilizzo di materiali ripresi dal reale per trasformarli in opera d’arte, anziché utilizzo di strumenti canonici. Le installazioni di Kounellis, aspetto più che mai evidente in questo progetto, restano comunque connesse indissolubilmente ai contesti per i quali sono state progettate e realizzate.

Fino al 20 settembre
teatro Margherita e Piazza Farnese, Bari