Inaugura oggi pomeriggio al museo di Roma in Trastevere la mostra "World press photo" dedicata ai vincitori dell’edizione 2010 del più importante premio fotogiornalistico internazionale. Ogni anno, da 53 anni, una giuria composta da esperti del settore è chiamata a scegliere e proclamare i fotografi che più di altri sono riusciti a catturare con i loro obiettivi cronache della realtà.
Il concorso è pubblico ed è aperto a tutti i fotoreporter, free-lance o no, che siano riusciti a distinguere il loro lavoro per temi e prospettive. Solo per quest’edizione il numero di fotografie sottoposte al giudizio della commissione è stato di ben 101.960, per 5.847 fotografi partecipanti e proventienti da 128 paesi. Anche per questo la giuria ha diviso i lavori in dieci categorie: Vita quotidiana, "People in the news", Spot news, General news, Natura, Storie d’attualità, Arte e spettacolo, Ritratti, Sport in primo piano e Sport in azione. A vincere sono stati 63 fotografi che esporanno i loro lavori al museo capitolino fino al 6 giugno.
Vincitore della Foto dell’anno 2009, l’italiano Pietro Mastrurzo, con uno scatto sulle proteste in Iran seguite alle elezioni presidenziali dei 12 giugno, vinte da Mahmud Ahmadinejad nonostante le ingerenze straniere. La foto ritrae donne urlanti da un tetto di Teheran, ma potrebbe essere un qualunque altrove: «La foto raffigura l’inizio di qualcosa, l’inizio di una grande storia – ha commentato il presidente della giuria del World press photo 2009, Ayperi Karabuda Ecer – e aggiunge nuove prospettive alle notizie che ci arrivano quotidianamente. È una foto che colpisce sia visivamente che emotivamente».
Oltre a Masturzo altri otto fotografi italiani sono stati premiati nelle varie sezioni. Tra questi Luca Santese, sezione "Daily life", Alessandro Imbriaco per la "Contemporary Iusses", Michele Borzoni per "People in the news" e altri ancora. La mostra allestita al museo di Roma in Trastevere non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma un documento storico attrvaerso cui rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Perché la fotografia ha questo pregio: raccontare con una sola immagine quello che a volte neanche le migliori parole riescono a spiegare.
Fino al 6 giugno
museo di Roma in Trastevere, piazza Sant’Egidio.
Info: 060608; www.museiromaintrastevere.it.