Viene presentata al pubblico dalla galleria capitolina Co2, diretta da Giorgio Galotti, l’opera degli ultimi anni del romano Tiziano Lucci. Le sale dell’abbondanza, mostra a cura di Gianluca Marziani, espone una serie completa di fotografie, mezzo con cui l’artista lavora abitualmente e a cui affianca la composizione di musica elettronica. I due tipi di espressività che pratica non sono distanti l’uno dall’altro, applica un principio tecnico simile sia per la realizzazione digitale delle foto che per la composizione della sua musica.
Attratto da iconografie antiche e moderne, che lasciano spiragli all’ispirazione dalla quotidianità, ci conduce in una dimensione quasi allucinata del reale che vive di stratificazioni di significato e di forma. L’elaborazione delle opere è lenta nella ricerca di un’originalità estetica e contenutistica. Nell’atto della creazione sono amplificati i suggerimenti che provengono dai cinque sensi in una appropriazione sinestetica che conduce a forme che partono da un’emozione poi sedimentata. Importante la componente cerebrale che dirige tutte le varie fasi che si susseguono nel processo di elaborazione dell’opera fino al compimento. Questa addizione di sensi e concetti motiva una curiosità che innesca un processo di riflessione sulle sue fotografie.
Lo stesso Marziani dice: «Non esiste grande opera senza potenza simbolica e polivalenza semantica. Così come non esiste grande opera senza l’apertura all’interrogativo, stimolando l’inquietudine della comprensione altrui». Il catalogo Le sale dell’abbondanza/the halls of plenty, che contiene le opere di Tiziano Lucci dal 1999 al 2007, è curato dallo stesso Marziani.
Fino al 6 giugno
Galleria Co2
Borgo Vittorio 9b, Roma.
Info: 0645471209; www.co2gallery.com