Vengono considerati il decennio d’oro dal secondo dopoguerra ad oggi: gli anni Sessanta. Quelli del boom economico, del benessere, di una nuova carica positiva che ha portato a un cambiamento nello stile di vita degli italiani. Roma Sessanta è la mostra che racconta questo periodo, incentrandosi sugli artisti, le opere e i luoghi più memorabili e rappresentativi.
La particolarità della mostra è la sua sede, anzi le sue sedi; perché Roma Sessanta non trova spazio in luogo unico e canonico, ma in un percorso diviso in otto diverse sedi espositive, tutte nel territorio di Alessandria e provincia, come Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Valenza, Ovada e Acqui Terme. Fra bar, piazze, ville rinomate ed eleganti logge sarà possibile osservare le opere di Mario Schifano, Mimmo Rotella, i dipinti di Giorgio De Chirico e Renato Guttuso, le sculture di Mario Ceroli, la “pop art romana” di Franco Angeli e non solo. Nella retrospettiva trovano spazio anche la pubblicità di Pino Pascali, gli abiti delle sorelle Fontana, i video del Piper, le pubblicità di Carosello e serate-incontri con proiezioni di film.
Per i più nostalgici ci saranno anche manifesti, dischi, giornali e video che documentano le performance di Patty Pravo, Renato Zero, Loredana Bertè, Caterina Caselli, i Rokes, L’Equipe 84, Mal, i Primitives e altri artisti che hanno animato la movida romana. Una dolce vita quella della mostra, che non poteva non dedicare spazio al regista Federico Fellini, con il suo omonimo film capolavoro, i disegni, le foto e le bozze. Promossa da palazzo del Monferrato e dalla fondazione Cassa di risparmio di Alessandria, Roma Sessanta girerà fino al 4 luglio. Malinconia o voglia di revival? Magari desiderio di far incuriosire i più giovani.