«Attraverso questi scatti racconto la molteplicità di ognuno di noi, dal politico all’uomo della strada, posti costantemente sotto i riflettori ma sempre meno sicuri». Così il fotografo siciliano Antonio De Luca introduce la personale Lo schermo di Scipio, ovvero dalla videocrazia catodica alla caverna virtuale, allestita dalla Wannabee gallery di Milano dal 9 al 18 marzo. La mostra è caratterizzata da un’installazione multimediale composta da uno slideshow di immagini della politica/spettacolo degli ultimi sedici anni: «Circa 200 scatti che narrano l’iter italico dal 1994 ai giorni nostri – spiega l’autore – visto attraverso la cronaca delle numerose campagne elettorali».
L’approccio metodologico di derivazione neodadaista prende il via dall’ingresso in politica di Silvio Berlusconi e da quel partito dello spettacolo che oggi sovrasta ogni anfratto della comunicazione. «Che cosa intendo per partito dello spettacolo? L’esaltazione mediatica della frequente banalità quotidiana. Viviamo in una sorta di telenovela-reality», spiega De Luca, che torna con la mente a quell’anno cruciale. «Nel 1994 avevo fotografato comizi, cortei, urne elettorali. Sovrapponendo a quei rullini nuovi cicli di immagini tv, incluse quelle di Beautiful, ho notato come soap e politica viaggiassero in simultanea».
Il risultato sono una serie di effetti di giustapposizione, del tutto casuale, di rimandi differenti, disarmanti ed esilaranti, «ottenendo quel “surrealismo del quotidiano” che, nella sua bizzarra incongruenza, induce a riflettere sull’attuale sparizione del reale», precisa l’artista. Curata da Alessandro Riva, la mostra propone 8 schermi da 15 pollici sui quali vengono proiettate in loop una serie di immagini riguardanti il tema della ricerca – televisione, internet, gente comune – «per rammentare che stiamo smarrendo la nostra vera quotidianità», chiude De Luca.
Info: www.wannabee.it