Fra visibile e invisibile

Si rivela il limite fra visibile e invisibile nelle opere di Marilù Eustachio che espone olii su tela e su carta e i suoi ultimi disegni alla galleria La nuova Pesa di Roma.

L’artista indaga la linea di confine fra raffigurazione e astrazione ponendo al centro della sua attenzione teste, montagne, alberi, fiori, angeli e la casa. Sono soggetti su cui ritorna da anni con un punto di vista sempre nuovo. La spiritualità accompagna la ricerca di Eustachio e si esalta nel carattere luminoso che le sue opere emanano, complici le diverse stesure che applica nella realizzazione. Allude sempre ad una dimensione interiore e universale che viaggia al limite della percezione.

Le sue mostre più recenti sono la personale alla Galleria d’arte moderna di Bologna e le collettive Autoritratto/autobiografia al Museo Hendrik C. Andersen di Roma, Donne di Roma all’Auditorium Parco della Musica, Roma luogo della memoria, luogo della visione al Museo romano in Trastevere e Mitografie al Museo Bilotti, sempre nella capitale. Si tratta di un’artista già celebrata da molti autori quali Achille Bonito Oliva, Susan Sontang, Erri de Luca, Goffredo Parise, Fabrizio D’amico e Rudolf Arnheim. In galleria sarà presente il catalogo con una poesia di Valerio Magrelli a lei dedicata e il testo di Elisabetta Rasy.

Fino al 16 aprile
La nuova Pesa centro per l’arte contemporanea
via del corso 530, Roma
Info: 063610892; www.nuovapesa.it