Roma, capitale classica per eccellenza, sta diventando sempre più contemporanea e internazionale. Dopo la realizzazione del museo Maxxi al quartiere Flaminio e della città del lusso White gallery all’Eur, nasce il nuovo centro di produzione culturale la Pelanda a Testaccio, all’interno del Nuovo Macro, negli spazi dell’ex mattatoio.
Un intreccio fra la Roma bene e il mondo dell’arte ha partecipato all’inaugurazione del 18 febbraio. Oltre al sindaco Gianni Alemanno, sono intervenuti l’assessore alle Politiche culturali e comunicazione Umberto Croppi (nella foto), il sottosegretario al ministero per i Beni culturali Francesco Giro, il sovrintendente ai Beni culturali Umberto Broccoli e l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini. Ancora vuoto, il centro è stato allestito per ospitare la video performance di Fariba Ferdosi e Lorenzo Pizzanelli dal titolo Interviste impossibili ai grandi mecenati. A serata inoltrata è cominciato il dj set di Raffaele Costantino.
Il cantiere di 5000 mq, che viene ora destinato ad attività espositive, di formazione e a laboratori, secondo le indicazioni della società Zone attive che l’amministrazione comunale ha scelto per occuparsi delle attività della Pelanda, è stato aperto nel 2006. Caratteristica dello spazio è l’osmosi fra gli ambienti ampi e spaziosi, dai soffitti alti e la conciliazione di moderno e contemporaneo: in origine il luogo era un esempio di architettura industriale. Al piano terra sono state conservate attrezzature metalliche che servivano per la pelanda dei suini. Al primo piano le cisterne trasformate in sale, visitabili e visibili da una finestra ancora più alta.
Il progetto fa parte de La città delle arti che nascerà all’interno del Mattatoio e comprenderà la facoltà di architettura, il Dams, il Dipartimento di arte e spettacolo, la biblioteca delle arti, l’altro mercato, il Macro Future, la scuola di musica di Testaccio, il villaggio globale, il teatro dei cocci, il centro culturale Arart, un ristorante, una palestra e un mediastore.
La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani 4, Roma.
Info: 06671070400; www.macro.roma.museum