«Un uomo dalla forte personalità e dal grande slancio poetico, capace di incutere soggezione con il solo sguardo». Questo il ricordo che la curatrice Liliana Maniero ha del pittore Tano Festa, scomparso nel gennaio 1988 dopo una lunga malattia. A ventidue anni di distanza, la galleria Maniero di Roma ospita fino al 13 marzo la retrospettiva Coriandoli, vero e proprio omaggio al maestro capitolino.
Il tributo si inserisce nella cornice del carnevale, festività particolarmente cara a Festa. «Tempo fa un amico mi raccontò come negli anni Ottanta il maestro, visitando New York, rimase impressionato da un’esplosione di fuochi artificiali sulla città», rammenta la Maniero. Da qui la creazione di una serie di opere, visivamente imponenti, inserite nella serie dei coriandoli, pezzettini di carta gettati sulla tela impregnata di colore. «La ricchezza di materia pittorica era divenuta una prerogativa dell’artista – spiega la titolare della galleria – che nel tempo aveva riscoperto una nuova figurazione, esplicitandola nel segno e nel gesto».
Le sei opere in esposizione (cinque di 100×100 cm e una di 160×130 cm) provengono dalla collezione privata della Maniero, che le ha raccolte scrupolosamente negli anni.
Info: www.galleriamaniero.it