Marta Dell’Angelo nelle sue opere ha sempre prediletto il corpo, in una dimensione reale priva di fronzoli narrativi o personali. Un soggetto capace di parlare da sè, senza troppi intermediari salvo il punto di vista privilegiato dell’intuizione artistica. Il nuovo progetto, portato in scena a Milano, coinvolge gli studenti gli studenti del liceo artistico Caravaggio. Il lavoro ha implicazioni antropologiche, sociali e neuroscientifiche. Secondo la recente scoperta dei neuroni specchio, fatta dal dipartimento di neuroscienze di parma, l’atto del vedere non implica solo la registrazione passiva dei comportamenti, ma anche la simulazione interiore degli stessi a livello pre-conscio. In pratica, il neurone specchio è un neurone specifico che si attiva sia quando si compie un’azione sia quando la si osserva mentre è compiuta da altri, quando ci rispecchiamo in essi ci aiuta a comprenderli, simulando interiormente quello che vediamo.
E così, ispirata da questa nuova suggestione scientifica, la Dell’Angelo ha coinvolto gli studenti, invitati a cercare un proprio sosia e a presentarsi con esso il giorno delle riprese. Le coppie si sono a fronteggiate, giocando a “chi ride prima guardandosi negli occhi”: poste faccia a faccia sono state riprese fino al primo scoppio di risa. Ne nasce un’installazione dove coppie di ritratti vanno a comporre un più ampio e unico ritratto, di tutti i volti dei partecipanti, colti nel momento di tensione che precede il riso. In Faccia a faccia, questo il titolo della mostra, la ricerca di se stessi nell’altro e il conseguente riconoscimento attraverso l’attivazione di una relazione empatica, mette in gioco la propria identità e sottolinea l’impossibilità di un io senza noi.
Fino al 27 febbraio
Lac contemporary art
via Prinetti 47, Milano
Info: 02284694802;
www.liceocaravaggio.com