Le frontiere di Catodica

Quali sono le novità di Catodica, rassegna di videoarte giunta alla sua quinta edizione? Innanzitutto il coinvolgimento di nuovi spazi espositivi. La kermesse quest’anno è presente al teatro Miela, dove in parallelo si svolge il Trieste film festival a cui la rassegna è legata, alla stazione Rogers, un nuovo spazio che precedentemente era un distributore di benzina e allo spazio gestito da Alpe Adria cinema, dove si trovano tre videopostazioni e una videoinstallazione. Inoltre il periodo della rassegna è prolungato fino al 28 gennaio. C’è da segnalare anche la partecipazione della sezione musica e nuove tecnologie del conservatorio Tartini di Trieste e un nucleo di video provenienti dall’Albania.

L’inaugurazione è in programma per il 22 gennaio alla stazione Rogers: si esibisce in una performance live il Gruppo sin estetico Anche le parole uccidono e si tiene una dimostrazione interattiva con la partecipazione del pubblico, "Visual-sonic enaction", realizzata da Pietro Polotti e Maurizio Goina. Mentre dal giorno dell’inaugurazione del Trieste film festival al teatro Miela, il 21 gennaio, Catodica presenta una serie di video grazie a un grande monitor su cui nel corso della rassegna saranno proiettate opere sempre nuove. Urizen, la videoinstallazione di Francesca De Belli e Antonio Giacomin, dà invece inizio all’inaugurazione dello spazio Alpe Adria cinema il 23 gennaio.

Specchio di diversi modi in cui l’espressività si esprime tramite le nuove frontiere tecnologiche nell’ambito del video, Catodica riporta le esperienze di tre artisti che mettono a disposizione più opere per uno sguardo completo alle proprie poetiche, uniti nella sezione ritratti. Robert Gligorov, macedone di nascita, che vive e lavora in Italia da molti anni, presenta dieci video che raccontano la società di oggi. Pierpaolo Koss stupisce con l’uso di una corporeità estrema. Alessandro Amaducci incentra il suo lavoro nel rapporto fra erotismo e morte. Fulcro della rassegna è però la sezione aggiornamenti composta da video italiani e stranieri di giovani e più esperti fra cui Angelo Petrolani, Bruno Muzzolini, Laura Malacart, Anna Valeria Borsari e Lucia Flego. Ultimo ma non ultimo il lavoro fatto sui luoghi abbandonati di Trieste e provincia, La città radiosa, promosso dal Gruppo 78.

Dal 21 al 28 gennaio
associazione Fucine mute
via del crocifisso 7, Trieste
Info: 040364956; www.catodica.it

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