Il mondo capovolto di Shetty

La prima personale italiana dell’indiano Sudarshan Shetty é alla Ierimonti gallery di Milano con “From here to there and back again”. Shetty sovverte il punto di vista comune e condiviso della realtà urbana. Fulcro del suo lavoro è il procedimento di scollamento e ricomposizione dal reale, che fluisce nella creazione sorprendente e straniante delle sue composizioni. Indagare le molteplici possibilità interpretative e semantiche di un oggetto d’uso quotidiano è il compito della sua ricerca, dai dettagli che compongono le sue opere possiamo rintracciare la stratificazione concettuale e artigianale del suo lavoro.

Formatosi come pittore al Kanoria centre for arts di Ahmedabad, nello stato indiano del Gujarat, ha inglobato nella sua ricerca artistica l’innata passione per la meccanica e l’artigianato e ha dato vita a dei progetti installativi imprevedibili che, come lui stesso ama sottolineare, riassumono «lo sforzo di creare un ordine nell’anarchia delle molteplici vite che siamo costretti a condurre». Anupa Metha, vera autorità nella critica d’arte contemporanea indiana, colloca Sudarshan Shetty tra i venti artisti del subcontinente più incisivi e influenti nel panorama delle avanguardie artistiche internazionali. Entrare nella poetica di Shetty significa anche intuire l’eclettismo e l’anima del luogo in cui vive e lavora: Mumbai, attualmente centro di gestazione della creatività internazionale e fucina di nuove ispirazioni.

L’artista ha esposto in alcuni dei più noti musei d’arte contemporanea, tra i quali Il Fukuoka asian art museum in Giappone, la Tate modern di Londra, la National gallery of modern art di Mumbai e ha rappresentato l’India alla Biennale Kwangju in Corea. A marzo sarà al Guggenheim di New York.

Fino all’11 aprile
Ierimonti gallery
via G. Modena, 15, Milano
Info: www.iermontigallery.com