Balestrini, scultore di parole

L’ultima fatica di Nanni Balestrini, classe ‘35, è Lalinguafuori, mostra che ha luogo alla galleria Giacomo Guidi a Roma. Nato a Milano, vive fra Parigi e Roma e ha alle spalle un lungo percorso artistico fra letteratura e arti visive. Promotore dell’antologia I novissimi prese poi parte al Gruppo ’63. Entrambe le esperienze costituirono la neoavanguardia italiana in campo letterario. I componenti di questi gruppi facevano uso di poesia e narrativa giungendo alla manipolazione della sintassi e del linguaggio. Tale sperimentazione lo porta alla realizzazione di libri come Gli invisibili del 1987, privo di punti e di virgole. Di questa sua fatica dirà: «Ho voluto riprodurre sulla pagina una voce parlante, vale a dire il linguaggio orale… Io ho cercato di inventare, non di mettere nello scritto il parlato, non semplicemente trasporlo».

Una curiosità è che nel ‘63 compone la prima poesia fatta con un computer. L’amore per la parola viene trasportato anche nella pittura e nella scultura. I suoi collage sono chiari esempi di poesia visiva che indaga il rapporto fra immagine e parola che ha origini radicate nelle esperienze dada, surrealista e futurista. Nanni Balestrini crea quadri e scolpisce con le parole indagando la società con uno sforzo estetico. Achille Bonito Oliva dice di lui: «Tutto è oggetto trovato, ma proprio per questo manipolato e manipolabile. Balestrini realizza opere che sono un suggerimento di opera, fondazione di un metodo evidente ma che richiede in ogni caso lo stato di grazia dell’artista capace di portare il materiale nella necessità della forma». Ha partecipato a diverse mostre, ad esempio "Ubi Fluxus ibi motus" alla Biennale di Venezia e Roma anni ‘60 a Palazzo delle esposizioni a Roma entrambe nel 1990, e nel 2004 ha esposto nelle personali al Macro di Roma e alla fondazione Morra di Napoli dove è ritornato nel 2009. In occasione della mostra Lalinguadifuori presenta un nuovo ciclo di pitture e sculture insieme all’opera sonora di Morgan Bennet "Vox plasma".

Fino al 15 febbraio 2010
galleria Giacomo Guidi arte contemporanea
vicolo di Sant’Onofrio 22/23 Roma.
Info: 0696043003; www.galleriagiacomoguidi.com