Un Fluxus senza confini

L’Auditorium Parco della musica offre i propri spazi fino al 2011 per la rassegna Fluxus biennial curata da Achille Bonito Oliva e dedicata al movimento Fluxus. Tale corrente artistica nasce agli inizi degli anni Sessanta, sotto le ali dell’artista lituano George Maciunas. Teorico, ideatore e organizzatore del movimento, ne promosse il primo evento a Wiesbaden in Germania: da lì inizio poi a diffondersi in America ed Europa, arrivando fino in Corea e Giappone.

La caratteristica principale di Fluxus è l’interdisciplinarità che ne caratterizza gli eventi, dalla musica sperimentale alla videoarte passando per l’arte povera e il minimalismo seguita da arte concettuale. Il gruppo di artisti che aderisce al movimento porta avanti le proprie personali sperimentazioni senza mai seguire un manifesto programmato. Creativi liberi quindi da spazio e tempo. Non a caso Maciunas scelse il termine latino fluxus, che significa fluire, fenomeni in continuo mutamento e divenire.

La rassegna verrà inaugurata il 26 gennaio con una mostra presso l’Auditorium arte dedicata proprio a George Maciunas, scomparso nel 1978, ripercorrendone le attività attraverso il tema del gioco, vissuto come relazione e scambio. In occasione dell’evento saranno organizzate tre performance dal vivo. Si inizia il 26 gennaio, giorno del vernissage dell’esposizione, col collettivo di artisti e musicisti berlinesi, Maulwerker, che proporrà una parte del repertorio del movimento Fluxus. Si prosegue il 26 febbraio con Cesare Pietroiusti, Raimundas Malašauskas e Tonino Battista. Infine il 3 marzo sarà la volta del concerto omaggio a John Cage Telephones and Birds.

Dopo Maciunas, il progetto continuerà con omaggi ad altre due personalità rilevanti di Fluxus: George Brecht ad aprile e in autunno Wolf Vostell. Nel 2011 sarà la volta di Nam June Paik, Giuseppe Chiari e Robert Filliou.

Auditorium Parco della musica
viale Pietro de Coubertin 30 Roma
Info: www.auditorium.com