Il mondo scomparso di Fred Charap

Il mondo scomparso di Frederick Charap non è solo il quartiere di Brooklyn dove l’artista è cresciuto, ma rimanda a un universo culturale e religioso millenario, fermo nel tempo e nello spazio. Si tratta dell’universo di uno “shtetl” americano, abitato interamente da ebrei russi e impregnato degli aspetti religiosi e di vita della tradizione ebraica. Una tradizione che in Charap si confronta con realtà e culture differenti, dando vita a una profonda sensibilità per le vicende del mondo e per le sue contraddizioni.

Ospitata alla galleria milanese Blanchaert, la mostra raccoglie circa 25 disegni che illustrano il percorso di vita dell’artista americano, un cammino fatto di ritualità, ambivalenze, gioie e disperazione per un mondo scomparso. Charap recupera le tracce di una realtà estinta attraverso la complessa architettura delle sue opere, originata dal rapporto tra gli elementi spaziali e quelli simbolici, siano essi l’icona del violinista Yiddish sulla cima di un grattacielo, le lettere magiche dell’alfabeto ebraico, la stella di David o il ritratto di un rabbino.

Come fumetti underground americani, i disegni (realizzati a china o a tecnica mista su carta) ritraggono un mondo in bianco e nero, ombre e persone senza volto in uno spazio vasto ma allo stesso tempo claustrofobico, sbilenco, che riduce le esistenze smarrite dei personaggi a sagome anonime. Fred Charap, che ha vissuto gli anni ruggenti dell’espressionismo astratto, del jazz e della beat generation, della guerra fredda, della violenza e dell’alienazione urbana di grandi metropoli come New York e San Francisco, ci racconta insieme il dramma e la bellezza dell’Essere attraverso opere che sono allegorie del mondo e della vita.

Fred Charap, Il mondo scomparso
11-18 gennaio
galleria Blanchaert
piazza Sant’Ambrogio, 4 Milano
Info: 0286451700; www.galleriablanchaert.it

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