Bartolini, fra spazio e suono

Fino al 31 gennaio 2010 la galleria Magazzino d’arte moderna di Roma ospiterà la personale di Massimo BartoliniThree quarter-tone pieces”. I lavori dell’artista, siano essi video, installazioni o fotografie, si incentrano principalmente sulla percezione e sul rapporto uomo-ambiente, coinvolgendo lo spettatore in un’interessante esperienza fenomenologica. Questa mostra ha per motivo conduttore il rapporto tra lo spazio, il suono e lo spettatore.

"Three quarter-tone pieces" è una composizione di Charles Ives per due pianoforti, uno dei quali è accordato un quarto di tono più alto per ottenere microtonalità e suoni inusuali. Sull’esempio del compositore statunitense, Bartolini ha modificato e trasformato un armadio, una cassapanca e un pensile da cucina in organi a tre canne, accordate un quarto di tono l’una dall’altra. I tre mobili/organo suonano contemporaneamente, dando vita a una composizione dalle armonie inusuali, ricca di rimandi alle teorie del suono e del colore studiate da Louis Bertrand Castel nel 1725 per realizzare il clavicembalo oculare (nelle intenzioni del gesuita, lo strumento avrebbe dovuto dipingere i suoni con colori corrispondenti, in modo da permettere a un sordo di gioire della musica tramite i colori, a un cieco di giudicare i colori tramite i suoni, ndr).

La mostra riunisce anche tre piccoli dipinti monocromi della serie “Dew” e il lavoro “Ouverture per Pietro”, un dispositivo che produce luce e suono dedicato al sound artist Pietro Riparbelli, con cui l’artista ha già collaborato.

Magazzino d’arte moderna
via dei Prefetti 1, Roma
Info: www.magazzinoartemoderna.com

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