Oltre il trompe l'oeil

Fabio Sargentini fonde teatro e pittura. Con tre serate, eventi unici, vengono esibite opere commissionate da Sargentini stesso che abbiano come base di realizzazione uno spazio scenico e non una semplice tela. La prima serata si è svolta lo scorso venerdì 6 novembre con Stefano Di Stasio e Marco Tirelli, l’ultima è fissata per venerdì 22 gennaio con Matteo Montani e Luca Padroni.
Nel corso della serata di venerdì 11 è stata la volta di due artisti d’eccezione: Mimmo Paladino e Piero Pizzi Cannella.

Compito di Fabio Sargentini traghettare il suo pubblico nei due piccoli teatri costruiti all’interno della galleria L’attico. Si entra con sipario chiuso e d’improvviso si attenuano le luci. Poi con un gesto della mano, Sargentini dà il via allo spettacolo. Con la stessa lentezza si riaccendono le luci rivelando ciò che vi è dietro il sipario. Protagonista della prima messinscena è Pizzi Cannella che ha realizzato un’opera estesa a tutto il palcoscenico, ritraendo tutti strumenti a fiato; si fonde il colore dell’ottone degli strumenti al nero dello sfondo, scambiandosi poi di posto fino a far diventare gli strumenti in nero e lo sfondo in ottone. Applausi.

Poi il pubblico cambia di sala. Stesso iter, stesso rituale. Ora è Mimmo Paladino: ha rialzato il piano della scena dandovi un effetto tridimensionale. Subito riconoscibili i suoi rimandi fra il nero ed il bianco, gioco sullo sfondo dove una porta si apre rivelando una tela rialzata per obliquo con gli stessi tratti in bianco e nero. Così particolare tale effetto che il pubblico si è chiesto più di una volta se ci fosse stato uno specchio dietro la porta. Applausi a profusione. Info: 066869846; [email protected]; www.fabiosargentini.it .

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servizio, riprese e montaggio di Camilla Mozzetti
interviste di Elena Mandolini

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