Dalla Russia con la Leica

Il nome più che noto, l’opera assolutamente riconoscibile. Quando si parla di Henri Cartier-Bresson, uno tra i fotografi più conosciuti e amati nella storia dell’immagine, il rimando immediato è alla sua produzione più celebre: quella in un elegante bianco e nero capace di catturare umori e amori nelle vie di una Parigi da cartolina. Ma la sua ampia produzione riserva ancora, dopo decenni di esposizioni a lui dedicate, piacevoli sorprese. È il caso della mostra Russia, ospitata alla loggia degli Abbati del palazzo Ducale di Genova fino al 14 febbraio 2010, dove una cinquantina di fotografie datate dal 1954 al 1973, molte delle quali presentate per la prima volta in Italia, ritraggono quel paese e i suoi abitanti dalle dinamiche così misteriose per un europeo pienamente integrato nel suo scintillante mondo. Henri Cartier-Bresson è stato il primo fotografo occidentale autorizzato a scattare fotografare in Unione Sovietica dopo la seconda guerra mondiale. Si reca in Russia per la prima volta nel 1954, accompagnato da un interprete, e si interessa a tutti gli aspetti della vita quotidiana di quel complesso paese: alla popolazione, al lavoro, ai divertimenti.

Vi fa ritorno diciannove anni dopo, quando ancora il periodo della guerra fredda non poteva definirsi terminato, intrecciando nuovamente il filo della storia con le vite delle persone che incontrava. Così, con questi viaggi, il fotografo francese immortala Mosca e l’Estonia. Considerato da molti il padre del fotogiornalismo per la sua intrigante capacità di ibridare emozioni e fatti, Cartier-Bresson (scomparso a ben novantasei anni nel 2004 dopo una lunga vita spesa tra viaggi e impegno politico) dopo essere stato attratto dalla pittura e dal cinema si dedica alla fotografia a partire dagli anni ’30 imbracciando la sua leggendaria Leica. Dagli Stati Uniti alla Cina, dai paesaggi ai ritratti di illustri sconosciuti e noti protagonisti del Novecento, Cartier-Bresson ha contribuito con la sua sensibilità, la sua tecnica e il suo talento a confezionare dei reportages che illustrano per immagini la nostra recente storia.

Henri Cartier-Bresson. Russia

Palazzo Ducale, Loggia della Abati

Fino al 14 febbraio 2010
Info: 010 5574064; 
www.palazzoducale.genova.it

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