I quadri più conosciuti unite ad alcune opere inedite, per raccontarne la sua arte. Mario Sironi, artista sassarese scomparso nel 1961, viene rievocato grazie alla mostra Frammenti di un maestro del Novecento presso la galleria Prospettive d’arte di Milano, con più di quaranta opere tra oli, tempere e tecniche miste.
Durante il suo percorso, diviso fra composizioni, paesaggi, figure, illustrazioni per il teatro e per la stampa, è possibile notare un costante cambiamento del suo stile. Nelle sue opere, infatti, si osserva una semplificazione nelle forme delle composizioni e un accentuarsi degli elementi geometrici di gusto primitivo e arcaico, come possibilità di integrazione tra la pittura, la scultura e l’architettura. Fra i suoi lavori più noti vi sono L’architetto (1922), L’allieva (1924), Il viandante (1924), Solitudine (1925) e La Vergine delle rocce (1927).
Attivo nel movimento fascista, riteneva che l’arte potesse avere una funzione educatrice; in primis proprio nella propaganda fascista, da Sironi vissuta come possibilità concreta di un profondo cambiamento della società italiana. Decise, quindi, di associare al percorso artistico anche il lavoro di allestitore di importanti rassegne: la più rinomata resta la mostra della rivoluzione fascista del 1932 al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Altri cicli importanti sono quelli per diverse università italiane fra cui quella di Roma (1935) e la Ca’ Foscari di Venezia (1937) e ancora per il palazzo delle Poste di Bergamo (1938) e per il palazzo dei Giornali di Milano (1939-1942). Dopo la fine della guerra, decise di allontanarsi dal mondo ufficiale dell’arte, pur continuando a dipingere. In questa fase si accostò al tema delle periferie urbane, realizzando la serie delle Moltiplicazioni. Nel 1956 viene eletto membro dell’Accademia di S. Luca. Nell’ultima fase della sua vita, sono memorabili le opere dedicate all’Apocalisse. Adesso, grazie alla mostra, sarà possibile osservare ancora una volta i dipinti di uno degli artisti fra i più apprezzati del nostro novecento.
Dal 26 novembre al 10 gennaio 2010
galleria Prospettive d’arte
Via Carlo Torre 29, Milano
Info: www.prospettivedarte.com.