L'urgenza dell'indagine

«Investigare gli sviluppi e le diramazioni dell’azionismo viennese nel contemporaneo, appurando le motivazioni di determinati cambiamenti». Questo l’auspicio alla base della personale di Gunter Brus, Bacio dell’occhio di luce, illustrato da Elena Forin, curatrice della mostra insieme a Peter Weiermair.

Allestita alla galleria De faveri arte di Feltre, in provincia di Belluno, dal 21 novembre al 6 gennaio, la rassegna rivela la matrice radicale, sovversiva e spesso fantasiosamente grottesca di Brus («un autore che osserva l’uomo da vicino e ne sciorina gli aspetti più aggressivi, raccontandoli attraverso un’atmosfera magica», spiega la curatrice). Di qui le caratteristiche poesie visive dell’artista austriaco, nelle quali si miscelano discipline della pittura e della letteratura cariche di ironia verbale e rimandi iconografici.

In esposizione acquerelli e singoli disegni non collocabili in serie definite, ma anche esemplari delle incisioni all’acquaforte, fra cui una stampa di quasi due metri di dimensioni. «Brus rinnova il suo linguaggio mantenendo inalterata l’urgenza del suo stesso indagare», commenta la Forin, ed è evidente come nelle sue opere l’artista ricerchi una conoscenza esistenziale, una “ripulitura” dell’io in preparazione a esperienze mentali estreme.

Info: www.defaveriarte.it.