Rebecca Saylor Sack, fra guizzi e pause

La giovane pittrice Rebecca Saylor Sack è un’artista fra le più promettenti della scena newyorkese e in particolare del lower east side, quartiere cittadino che grazie al New museum si è trasformato in nuovo polo di riferimento per l’arte contemporanea. Dopo la collettiva estiva "The best is yet to come", l’artista torna con la sua prima personale italiana alla galleria Glance di Torino, nota per l’attività di scouting rivolta ai giovani talenti statunitensi.

Il titolo della mostra, Omoplata, è un curioso riferimento a una presa del "brazilian ju jitsu", un’arte marziale che esalta gli scambi di lotta a terra. Come spiega Rebecca «le figure che rappresento, che siano rami, cespugli o il terreno, sono impegnate costantemente ad emergere rispetto al resto, come in una lotta in cui si cerca di non cedere la posizione dominante». Le tele dell’artista sono veri e propri “campi d’azione” per l’espressione di sensazioni corporee: ciò che traspare è una fisicità vibrante e tesa, fatta di scatti, guizzi e pause rese attraverso una pittura stratificata, che alterna pennellate delicate ad altre più decise, quasi violente.

Nelle composizioni Rebecca utilizza una tecnica particolare per rappresentare sensazioni di inquietudine e instabilità, un processo di addizione e sottrazione realizzato aggiungendo e togliendo strati di colore. Gli attori principali sono alberi fitti e cespugli rigogliosi, elementi naturali che paiono ingaggiare una lotta intestina per districarsi tra rovi, rami e macchie di muffa dando vita a una tensione sottile e costante, rappresentazione di contrasti, di crescita e decadimento, di precarietà. La personale di Rebecca Saylor Sack verrà inaugurata il 7 novembre e proseguirà fino al 20 dicembre.

Galleria Glance, via San Massimo 45, Torino
Info: www.galleriaglance.com.

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