Tutte le stagioni dell'Auditorium

L’Auditorium Parco della musica di Roma ha presentato la sua prossima annata. Un programma fitto, curioso, che promette di esplorare con intraprendenza, e una spiccata interdisciplinarietà, tutte le stanze dell’arte.

Il presidente Gianni Borgna e l’ad Carlo Fuortes, da sette anni al timone della Fondazione musica per Roma, hanno illustrato novità e capisaldi della stagione 2009/2010 e, prendendosi bonariamente gioco di una crisi che campeggia e riecheggia ovunque, hanno potuto azzardare l’incoraggiante parola crescita: «Un 4% di pubblico in più rispetto allo scorso anno, per quel che riguarda Luglio suona bene, e un incremento addirittura del 6% per la programmazione del mese di settembre». Buone le premesse, allora, per procedere nel racconto di ciò che sarà da qui alla prossima estate.

La danza contemporanea (con il Festival e il premio Equilibrio), il teatro italiano (Festival e premio Vertigine), la nuovissima Festa del libro e della letteratura («Un grande dietro le quinte nel mondo del libro»), le già collaudate Lezioni di storia, di giornalismo, di rock e, sopra ogni cosa, la musica.

Nelle sale disegnate da Renzo Piano personaggi illustri animeranno un trasversale e bizzarro viavai di musiche dall’Italia e dal mondo: il jazz, il rock, la musica leggera e la costante e prolifica orchestra di Santa Cecilia si incroceranno e alterneranno in una lunga e gustosa staffetta di proposte. Momentaneamente privo delle sue Storie tese, Elio sarà in scena già il 29 ottobre con Fu… turisti (a febbraio tornerà all’Auditorium con la fida banda); gli faranno seguito, in ordine sparso, il celebratissimo Devendra Banhart, Claudio Baglioni, Joss Stone e tutte le voci di cui Bobby McFerrin è capace. Ampio spazio, poi, alle glorie del jazz di casa (Fresu, Pierannunzi, Gatto, Mirabassi, De Vito) e ai luccicanti ospiti della rassegna La chitarra (si va da Kaki King all’incredibile Steve Reich, da Marc Ribot, Paco De Lucia, Pat Metheny e John Scofield fino a quel signore di nome Lou Reed che, pur non comparendo ancora nel programma, darà prova della sua maestria in fatto di sei corde).

Tra i pesi massimi che sul ring saliranno in Solo, segnaliamo Bobo Stenson, Uri Cane e Franco D’Andrea, mentre si preannunciano stuzzicanti i live di Stefano Bollani e di Bill Frisell, cui l’Auditorium lascerà per quest’anno la sua famosa Carta bianca. A ciò si aggiungeranno gli Incontri d’autore, i Dialoghi e l’attività delle orchestre stabili. Da quest’anno, infatti, oltre alle già esistenti Parco della musica jazz orchestra (Pmjo) e Orchestra popolare italiana (Opi), nascono le inedite Parco della musica jazz lab (Pmjl, affidata a Enrico Rava e ai suoi ottimi giovani talenti) e Parco della musica contemporanea ensamble (PMCE, per dimostrare che non tutta la musica contemporanea è noiosa come molti pensano).

«Il segreto dell’Auditorium Parco della Musica – precisa Borgna – sta nella partecipazione corale, nel fondamentale sostegno che ci danno le Istituzioni locali, non quelle statali, nel carattere polivalente della nostra attività, in cui si mescolano, sempre più e sempre più felicemente, pubblici vari: quello della musica classica, quello del jazz, quello del cinema».

Così, proprio mentre le star del cinema hanno appena finito di sfilare sul tappeto rosso srotolato su via De Coubertin per il Festival internazionale del film di Roma, quella che sta iniziando si preannuncia una buona annata.

Info: www.auditorium.com.

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