L'eros dalla Grecia ai preservativi d'autore

Che il preservativo sia il metodo contraccettivo più sicuro tra i tanti, si sa. Che in molti siano contrari al suo uso, si sa anche quello. Ma se un semplice guanto di lattice diventa oggetto di attenzione artistica, allora si che ci sono i presupposti per desiderarlo, quasi fosse un feticcio modaiolo.

L’idea è venuta al museo madrileno Thyssen-Bornemisza, che in occasione dell’esposizione Lagrimas de Eros – in apertura domani, 20 ottobre – ha deciso di mettere in vendita nel suo bookshop dei gadget davvero originali: confezioni di condom finemente decorate da opere artistiche di tutto rispetto. Ecco allora che compare David Beckham, immortalato come un David dormiente nell’opera video di Sam Taylor-Wood, che ha visto la sua prima apparizione alla National portrait gallery di Londra. E ancora Nastassja Kinski, fotografata da Richard Avendon potrebbe essere un’altra modella per illustrare i pacchetti di preservativi. Ma anche le opere della mostra stessa e decorazioni firmate Rodin, Rubens e Bernini. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. E ci sono tutti i presupposti di una bella provocazione (oltre che un’ottima mossa pubblicitaria). Speriamo solo che tutto questo trambusto provocato dai tanto comuni cappuccetti trasparenti, vestiti a festa per l’occasione, non offuschi la bella mostra organizzata negli spazi espositivi. Ben 120 opere con un unico filo conduttore: l’erotismo.

Dipinti, sculture, fotografie e video che raccontano l’immaginario erotico del passato e del presente, nella sua fervida e vivace evoluzione temporale e stilistica, dal Romanticismo al Simbolismo, dal Surrealismo all’arte contemporanea, con strizzatine d’occhio al Rinascimento e al Barocco. L’erotico ha radici profonde, addirittura divine, getta le fondamenta nella Grecia e nella Roma antica, passando per le scritture bibliche. Spazia nell’omosessualità, nel voyeurismo, nell’esibizionismo, nel bondage e nel feticismo. Il gioco erotico del passato si presenta attuale e disinibito in questa audace rassegna, dove eleganza e sensualità si intrecciano con il mondo del proibito, finemente raccontato da autori come Dalì, Magritte, Warhol, Cezanne e tanti altri. E se qualche visitatore fosse poi mosso da irrefrenabile eccitazione artistica potrà sempre passare dal bookshop prima di tornare a casa.

Info: www.museothyssen.org.