La scienza e la filosofia ci hanno insegnato che non esiste. Luigi Pirandello si è divertito a dimostrare quanto essa sia labile, inconsistente, sfocata. E adesso ci si mette anche la fotografia a confondere ancora di più le idee sulla tanto famigerata realtà. Nata proprio con la pretesa di fornirne una rappresentazione oggettiva, l’arte inventata da Joseph Nicephore Niepce sembra oggi voler ribaltare completamente il proprio ruolo e un’esposizione come Realtà manipolate, alla galleria Strozzina di Firenze dal 25 settembre, lo dimostra.
Il titolo parla chiaro: non più una “tranche de vie” ma una realtà modificata attraverso la variegata tecnologia oggi a disposizione. Ventitré gli artisti in mostra, tutti di fama internazionale: Cindy Sherman, Olivo Barbieri, Gregory Crewdson e Paolo Ventura. Quest’ultimo ricostruisce scenari di guerra utilizzando manichini e pupazzetti vestiti da soldati. Sono passati appena sessant’anni, eppure sembra siano secoli a separarci dagli scatti di Lee Miller e Tony Vaccaro recentemente esposti al palazzo delle Esposizioni a Roma. Lì lo scenario era la guerra vera, lo sbarco degli Alleati in Normandia per l’esattezza. Certo si trattava anche in quel caso di immagini parzialmente fittizie, foto posate, create ad hoc dai fotografi, veri e propri set che restituivano il senso di attimi terribili, fatti di nervi tesi, sangue e rumori assordanti ma irrimediabilmente passati. Come dire che fotografia e discendenti, pensiamo alla tanto decantata quanto fasulla veridicità del cinema neorealista, ci hanno sempre in qualche modo ingannati.
Come classificare a questo punto Realtà manipolate? Arte degenerata o semplice specchio di una realtà sempre più alterata in tutti i suoi aspetti dalla mano pesante dell’uomo? Se pensiamo alle manipolazioni che il recentemente scomparso Michael Jackson, tanto per citarne uno, ha realizzato sul proprio corpo una risposta viene da sé. Ma il dibattito resta aperto.
LA MOSTRA
Ventitré fotografi accomunati dal gusto per la manipolazione delle immagini. Scenari ed esseri umani alterati con l’ausilio della tecnologia: è questo il contenuto di Realtà manipolate, collettiva di fotografia contemporanea nata da un progetto del Centro di cultura contemporanea a palazzo Strozzi. Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Mandragora con testi di James der Derian, Harald Welzer, Elena Esposito, Maria Janina Vitale. Dal 25 settembre al 17 gennaio, Centro di cultura contemporanea Strozzina, piazza Strozzi, Firenze. Info: 0552645155; www.strozzina.org.