L'arte all'attacco

Al via il ciclo di conferenze sull’arte contemporanea promosso dal premio Terna, il progetto volto al sostegno dell’arte e dei suoi protagonisti giunto con successo alla seconda edizione. L’iniziativa è partita da Roma dove il 17 settembre alla galleria Oredaria si sono confrontati vari ospiti tra cui Pio Baldi, presidente della Fondazione Maxxi, Luca Massimo Barbero, direttore del Macro, Giovanni Buttitta, direttore Relazioni esterne e comunicazione di Terna e Luigi Ontani, vincitore del premio Terna 01. Francesco Cascino, "art consultant", ha moderato con humour e sapienza il dibattito incentrato sullo stato dell’arte e la “carriera” degli artisti.

Sulla falsariga di questo termine prettamente aziendale ha giocato il maestro Ontani: «La parola carriera la associo alla corriera, che mi ha sempre creato un senso di nausea», confermando ancora una volta la sua eccentricità e delineando da subito quello che sarebbe stato il leit motif della conversazione. Come si può parlare di carriera se in ballo ci sono dei creativi? Se per Terna carriera equivale a crescita, è sempre più difficile che un artista emergente conquisti i palcoscenici che contano. Tutti d’accordo i relatori su una prima soluzione e necessità: incrementare la sinergia tra pubblico e privato. «Ruolo chiave è quello affidato alle gallerie, vero anello di congiunzione tra il mondo dell’arte e il mercato e quindi condizione fondamentale affinché un artista cresca verso l’esterno» ha affermato la padrona di casa, Marina Covi Celli (nella foto con Ontani).

In questo pensiero si inserisce la decisione di Terna di aggiungere alla struttura curatoriale del premio il comitato delle gallerie – «hanno come compito principale quello di cominciare a sbrogliare la matassa», secondo Cascino – che diventa esso stesso attore dell’organizzazione del ciclo di incontri. Dopo Oredaria, infatti, il dibattito si è spostato a Verona (Studio La Città) e toccherà ancora Napoli, Milano e Torino. In conclusione, Barbero ha sottolineato l’importanza dei premi d’arte come stimolo al fare (bene) e al confrontarsi con gli altri, per fare sempre meglio. Perché per essere artisti non ci sono regole stabilite. Come il creativo ha una vita e non una carriera, nel senso letterale del termine, così questa vita si manifesta in gran parte delle persone coinvolte nel suo lavoro che quindi hanno il dovere di aiutarlo ed educarlo. A credere in sé, ad approfondire la propria conoscenza e quella del mondo, in primis, a dargli la possibilità di farsi conoscere poi. E sulla scia del Talent prize e di tutti questi buoni propositi, aspettiamo i risultati del premio Terna 02, cui è possibile iscriversi fino al 10 ottobre.

Info: www.premioterna.it.

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