Quest’anno sono le forme dell’identità a radunare i tre eventi, sparsi in differenti sedi della città, curati da Enrico Gusella e Alessandra De Lucia. I ritratti interessano a Douglas Kirkland, il passare del tempo agli Oxford project e i rapporti tra individuo e società a ognuno dei dieci fotografi scelti per gli scatti dorati.
Kirkland ha trascorso la sua carriera sui set cinematografici hollywoodiani, attori icona e gente anonima conformano il suo immaginario. «Kirkland è riuscito a mostrare aspetti che caratterizzano la forma e l’identità dei soggetti, attraverso i particolari fisiognomici esprimono la loro soggettività e la forma di essere attori», dice Gusella. I dieci scatti d’oro sono una selezione dei lavori più significativi dei principali fotografi italiani, una sorta di storia della fotografia nostrana. Presenti, tra gli altri, Gabriele Basilico, Mimmo Jodice e Luca Campigotto. Da segnalare uno tra i lavori socialmente più significativi realizzato da Berengo Gardin all’interno dei campi nomadi di Palermo. «Non avrei mai pensato che sarebbe diventato così attuale», dichiara il fotografo.
The Oxford project è un progetto a quattro mani realizzato da Peter Feldstein e Stephen Bloom. Il soggetto è una cittadina americana di 676 anime fotografata nel 1984. Fino al 20 giugno. Palazzo Zuckermann, corso Garibaldi 29, Padova.
Info: 0498204518; http://cnf.padovanet.it