Art Basel 2019: update

Basel

Art Basel ha appena annunciato una prima line-up dell’edizione del prossimo giugno, che si snoderà dal 13 al 16 giugno. A partecipare saranno 290 gallerie, protagoniste nel mercato internazionale e provenienti da 34 Paesi in tutto il mondo, con una presenza accentuata dell’Europa. Nell’ottica di continuare il proprio processo di rinnovamento e di ringiovanire l’offerta, Basel quest’anno accoglie 19 nuove gallerie, come, tra le altre, Barrio Arte Contemporàneo dall’Argentina, Galeria Jacqueline Martins dal Brasile, Vedovi Gallery dal Belgio, David Lewis Gallery dagli Stati Uniti, Marfà dall’India, Temnikova & Kasela dall’Estonia.

La main section comprenderà 232 delle gallerie più importanti al mondo, con collezioni di pittura, scultura, disegno, installazioni, fotografie, video e lavori editoriali della massima qualità. Mentre la spagnola Travesia Cuatro è totalmente nuova, Galerie Thomas torna a Basel dopo una breve pausa. Sette gallerie si uniscono alla sezione per la prima volta, avendo sempre esposto in Feature e Statements, come la francese Galerie Pietro Spartà o l’inglese Sprovieri. tra le ovità del 2019, Art Basel garantirà uno sconto fino al 20% alle new entry e un 10% a chi è al suo secondo anno. Tutte le gallerie specializzate in arte moderna e storica confermano la loro presenza, esponendo pezzi dal 1900 al 1970, quella che resta una parte fondamentale della manifestazione. Con 24 progetti quest’anno, la sezione Feature presenta mostre curate di artisti storici e contemporanei, come Allyson Strafella e Helen Mirra alla Galleria Raffaella Cortese o il lavoro provocatorio di Elke Silvia Krystufek da Croy Nielsen. Statements accoglie 18 presentazioni di artisti emergenti, rappresentati da gallerie giovani che vengono da lontano per partecipare. Alcune anticipazioni: una nuova commissione di Rose Salne alla Carlos/Ishikawa; Sable Elyse Smith a JTT, artista interdisciplinare che si concentra molto sullo stato carcerario in America; il corpo di lavori di Farah Al Qasimi alla The Third Line, con uno sguardo sullo spazio pubblico e privato negli Stati del Golfo. Tra l’altro, la 21esima edizione del Baloise Art Prize sarà assegnato a due artisti di questa sezione. Sempre al piano superiore della Hall1, Unlimited, la più interessante sezione di Art Basel, piattaforma unica che supera i limiti dello stand tradizionale ed è curata per l’ottavo e ultimo anno da Gianni Jetzer, Curator-at-Large al Museo Hirshhorn e Sculpture Garden a Washington DC.

Appuntamento fisso anche per i leaders nel campo della stampa e dei lavori editoriali, di cui 14 presenziano per la prima volta, come Niels Borch Jensen Gallery and Editions, Alan Cristea Gallery, mfc – michèle didier, Two Palms, Durham Press. Oltre al proprio stand, tra l’altro, mfc – michèle didier è stato scelto per presentare Colby Sign di Allen Ruppersberg. Con sculture, interventi e performance site-specific in esposizione, Parcours torna per la sua decima edizione, ancora a cura di Samuel Leuenberger, fondatore dello spazio espositivo non-profit SALTS a Birsfelden, in Svizzera. Infine, come ogni anno, Art Basel sarà arricchita da iniziative collaterali, come i film in proiezione allo Stadtkino, il programma di conversazioni e le mostre, tra le altre, alla Fondazione Beyeler, al museo Tinguely o al Kunstmuseum Basel.

 Info: https://www.artbasel.com/basel 

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