Zerocalcare. Scavare fossati – nutrire coccodrilli

Roma

Dal 10 novembre al 10 marzo al MAXXI di Roma Zerocalcare. Scavare fossati – nutrire coccodrilli. La grande mostra personale dedicata a uno dei più noti esponenti del panorama del fumetto italiano, curata da Giulia Ferracci in collaborazione con Silvia Barbagallo, ripercorre tutti gli anni del lavoro di Zerocalcare, tra le figure più interessanti e complesse della scena culturale di oggi. L’allestimento, ispirandosi all’Armadillo, coscienza e alter ego dell’artista e tra i suoi più celebri personaggi spesso protagonista di strisce e libri, si svolge all’interno di un’avvolgente struttura che evoca le forme curve dell’animale articolandosi in quattro sezioni: Pop, Tribù, Lotte e Resistenze e Non-reportage. Pop ospita le illustrazioni a colori e le strisce tratte dal blog dell’autore creato nel 2011, zerocalcare.it. Prende forma, attraverso queste narrazioni di carattere autobiografico, un ritratto lucido e graffiante della sua generazione, che è nata benestante e che ha visto trasformare i diritti conquistati dai propri padri in privilegi per pochi. In Lotte e Resistenze emerge la sua visione politica, contro ogni diseguaglianza e abuso di potere. Questa sezione ricostruisce vent’anni di illustrazioni, tavole e locandine in cui prendono forma storie di vita quotidiana e racconti legati ai movimenti di protesta e ai fatti di cronaca e politica, dalle numerose aggressioni dei gruppi neofascisti degli ultimi anni, alle manifestazioni antirazziste e alle battaglie per i diritti civili. A questi si aggiungono i lavori realizzati per il quotidiano la Repubblica e per le riviste Espresso e Internazionale. La terza sezione, Non-reportage, si concentra sulle testimonianze di esperienze vissute e raccontate in prima persona con lo spirito del reportage ma nella forma di un diario intimo scritto da un viaggiatore contemporaneo. Il G8 di Genova del 2001, che è considerato dall’autore uno spartiacque nella sua vita e nella sua attività artistica, è fonte di ispirazione per la realizzazione del suo primo fumetto, pubblicato in forma anonima su Indymedia. Da questo momento in poi le sue storie si arricchiscono  di  resoconti di fatti di cronaca nazionale e internazionale, derivati da esperienze personali e di viaggio. Un esempio per tutti: l’artista nel 2014 si reca a Kobane, da questa esperienza nasce il libro Kobane Calling, in cui racconta la storia di resistenza dei curdi agli attacchi dell’Isis. Infine Tribù attraversa tutte le sezioni mettendo in luce, con illustrazioni, locandine dei concerti e vinili, il suo legame con il mondo del punk e dell’underground. Negli spazi Extra MAXXI sono poi esposti poster, un’ampia selezione di illustrazioni, copertine di dischi, le tavole originali dei suoi nove libri, magliette, loghi, etichette e un lavoro site specific. Da questa personale affiora l’immagine di un artista che si dimostra sensibile e consapevole portavoce della sua generazione.

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