Nathalie Djurberg e Hans Berg

Se volente gustarvi una giornata immersi nell’arte contemporanea dal sapore nord europeo, magari scandinavo, ma la distanza vi sembra eccessiva, la soluzione è al Mart di Rovereto. Dopo il grande successo al Moderna Museet di Stoccolma, la location trentina ospita nella sue sale A Journey through Mud and Confusion with small Glimpses of Air (Un viaggio attraverso il fango e la confusione con piccole boccate d’aria), la prima grande antologica degli artisti svedesi più conosciuti al mondo: Nathalie Djurberg e Hans Berg. A cura di Lena Essling e Gianfranco Maraniello, è attiva fino al 27 gennaio infatti in primavera toccherà la terza e ultima tappa del progetto alla Schirn Kunsthalle di Francoforte, un vera collaborazione tra importanti istituzioni europee e collezionisti privati. ”Su con la vita – recita il testo introduttivo della mostra che vuole accompagnare il visitatore in quello che sarà un salto in ambienti onirici abitati da personaggi stravaganti – siete deboli e sì, la vita è dura; sì, siete dei farabutti, peccatori e non siete nessuno, odiati e trascurati e incompresi. Vi date delle arie e mentite e tradite e inventate storie nella vostra testa distorcendo ogni esperienza. È come un viaggio nel fango e nella confusione con piccole boccate d’aria. Ma ehi, che boccate, che meravigliosi respiri senza compromessi, senza giudizio che racchiudono tutto l’amore per gli spregevoli, gli sbagliati, i pedanti e per il vostro sé miserabile, sporco, quel sé che non osa entrare in casa, che non osa sedersi sulla sedia, che non osa assaggiare il porridge, quel porridge amaro, quel porridge troppo caldo, quel porridge dal sapore dolce. Sì, voi siete perduti, sì, state affogando in occultamenti e scuse, i vostri piedi affondano nel fango e state combattendo e lottando. Trascinate quelle scarpe infangate nella stanza, e sì, siete i benvenuti, lo siete sempre stati, questa è la vostra casa, il vostro tempio, questo è tutto per voi. Questa è una celebrazione. Nathalie Djuerbeng e Hans Berg”.

Incontrerete persone, animali e piante che interpretano le pulsioni e le contraddizioni dell’animo umano tra realtà alterate e simboliche, un viaggio nelle favole con esseri fantastici e grotteschi interpreti di vizi, virtù, metafore, messaggi e miti. Gli artisti osservano le convenzioni e le norme precostituite, minando le certezze alla base dell’odierno patto sociale sovvertendo i cliché, le gerarchie di potere e i ruoli di genere. Al Mart le maggiori opere realizzate tra il 2003 e oggi, la più ampia rassegna mai dedicata a Nathalie e Hans, premiati Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2009. Il percorso segue una logica temporale scandito dai cambiamenti tecnologici degli ultimi anni, partendo dalle video installazioni dei primi 2000, alla virtual reality di quest’anno. La retrospettiva si chiude con It Will End in Stars, Finirà in stelle del 2018, un vero e proprio set virtuale, prodotto in collaborazione con Acute Art. Utilizzando un visore ottico e due controller è possibile esplorare un ambiente fantastico, interagendo con l’opera e modificandone parzialmente il percorso. Inoltre all’uscita della mostra, nella nuova zona lounge del museo, viene proiettato un documentario sugli artisti e sul loro lavoro. Nati entrambi in Svezia nel 1978, sperimentatori, dissacranti, ironici, Djurberg e Berg vivono e lavorano tra Berlino e Stoccolma. Nathalie Djurberg si definisce pittrice e realizza principalmente sculture e installazioni di grande formato o video d’animazione stop motion. Lavora in stretto dialogo con il compositore Hans Berg, la cui musica conferisce alle opere quella dimensione coinvolgente e dinamica. Insieme, negli ultimi dieci anni si sono guadagnati il ruolo di protagonisti della scena artistica internazionale. Le loro opere sono state esposte alla Biennale di Venezia, al New Museum di New York e al 21st Century Minsheng Art Museum di Shanghai.

Fino al 27 gennaio, Info: www.mart.trento.it

 

 

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