Talent Prize 2018, tutte le opere

Corinna Gosmaro è la vincitrice dell’undicesima edizione del Talent Prize con l’opera Skies#3, un’installazione composta da un filtro in poliestere dipinto con pittura a spray e fa parte di una serie più ampia di lavori con i quali l’artista riflette sul concetto di paesaggio. Durante la riunione della giuria, sono stati selezionati anche i nomi dei nove finalisti, rappresentanti delle diverse categorie artistiche. Alfredo Aceto è stato premiato per Rozelor, una scultura che indaga il rapporto tra esseri umani e oggetti, che, una volta tolti dal loro contesto, diventano esseri indipendenti dall’aspetto irriconoscibile. Giovanni Maria De Cataldo ha invece convinto la giuria con Via degli Ausoni, una scultura che riproduce una rete da cantiere PVC dandole un nuovo significato. Per definizione oggetto che delimita, la rete non ostacola lo sguardo ma diventa finestra e cornice. Antonio Della Guardia, con Alfabeto del Potere, ha invece analizzato, in collaborazione con un grafologo professionista, le firme dei più influenti politici mondiali, riproducendo le lettere su neon e svelando contraddizioni inquietanti. Elke Dreier arriva in finale con Explanation and some clouds un video in cui un astronomo spiega le posizioni planetarie e le costellazioni di fronte al cielo diurno. I gesti trasformano i punti virtuali in linee e le linee appaiono come immagini immaginarie. Tra i finalisti anche Matteo Fato con un dipinto, (will-o-the-wisp), in cui l’artista rovescia il rapporto tra l’apparenza e la realtà e tra la natura e la sua riproduzione pittorica. Lenonardo Petrucci invece ha presentato SOL 627, parte del progetto Red Hope, per il quale ha fatto realizzare in India dei tappeti che riproducono porzioni di suolo di Marte. Tra i nove finalisti anche Calixto Ramírez con il video Subibaja girato a Tirana, in cui l’artista si lascia scivolare lungo il Mausoleo di Enver Hoxha, ex dittatore locale, per parlare di memoria attraverso un gesto ironico. Alice Ronchi, invece, con Indoor Flora ha presentato un’installazione composta da tubi colorati che vanno comporre la forma di una pianta, che, come lego, possono essere montati e rimontati in diverse combinazioni. In finale anche Namsal Siedlecki, con Catacee, un gruppo scultoreo in cui ha ricoperto parzialmente due cactus con una vernice contenente polvere di metallo. Le porzioni di cactus permettono così di assistere a due temporalità, quella organica destinata a scomparire e quella minerale che invece rimane inalterata. 

Si aggiunge al vincitore e ai finalisti anche il Premio Emmanuele Emanuele, intitolato da quest’anno al al suo presidente della Fondazione Cultura e Arte. Per il Talent Prize 2018, Emanuele ha deciso di premiare Ritratto (Portrait) di Talaei Siavash, un dipinto che ingloba in sé un vocabolario reale e fittizio, mescolando immagini prese dalla storia con riferimenti del tutto irreali. Insieme a lui anche i premi speciali. Il premio speciale UTOPIA, Società, leader in Italia nell’attività integrata di Relazioni istituzionali, Comunicazione, Affari legali & Lobbying è stato assegnato a Doppelkonzert, installazione sonora presentata dal collettivo Polisonum. Si tratta di un organo in ferro che si nutre dei suoni naturali o artificiali che caratterizzano lo spazio in cui l’opera è allestita. La nostra testata, invece, ha individuato come premio speciale Inside Art l’opera di Nicole Voltan dal titolo Monte Pelmo, Una stratificazione di tessuti cuciti a mano che richiama le ere geologiche del monte delle Dolomiti, al quale si legano una serie di storie personali e bibliche. Infine, all’unanimità la giuria del premio ha deciso di conferire un’ulteriore riconoscimento all’ artista finalista Namsal Siedlecki, tra i più votati e apprezzati durante la riunione, e a cui è stato attribuito il premio speciale Fondamenta, nome dello spazio espositivo di Inside Art.

Dal 15 dicembre al 15 gennaio (inaugurazione il 14 dicembre), MATTATOIO, Piazza Orazio Giustiniani 4. Info: www.mattatoioroma.it

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