Mappe Sonore, la mostra al Goethe-Institut che invita a ”vedere” i suoni

Roma

Mappe sonore, è il titolo  della mostra curata da Valentino Catricalà, che inaugurerà il 29 settembre al Kunstraum Goethe, lo spazio interdisciplinare del Goethe-Institut di Roma e durerà fino all’8 marzo 2019. Tre le artiste protagoniste: Micol Assaël, Christina Kubisch e Aura Satz, che aprono scenari difficilmente immaginabili, invitandoci a ”vedere” suoni o a ”ascoltare” onde elettromagnetiche. Le opere, espressione della sound art contemporanea, danno forma all’invisibile grazie alla scienza applicata, a strumenti fai da te, a software e algoritmi. È il legno, nell’opera della Assaël, a condurre il suono, un materiale attraverso il quale le sonorità degli elementi naturali si espandono, divenendo udibili grazie a una pedana creata appositamente dall’artista per la mostra. L’opera della britannica Satz, invece, si compone di due video, Oramics: Atlantis Anew e Little Doorways to Paths Not Yet Taken, omaggio a due donne pioniere della musica elettronica, rispettivamente Daphne Oram e Laurie Spiegel.

La Kubisch, per la prima volta in Italia, presenta Analyzing Silence , dove le onde sonore della parola silenzio, tradotta in diverse lingue, vengono materializzate su delle stampe. L’artista, inoltre, invita i visitatori a prendere parte alla performance Electrical Walks, il 71esimo episodio di una rassegna di ”passeggiate elettromagnetiche”, che dal 2003 ad oggi sono state organizzate in diverse città e continenti. I campi elettromagnetici, che con il costante aumento dei sistemi di trasmissione elettronici e digitali, delle reti radio, dei cellulari, dei sistemi di sorveglianza e di altre apparecchiature, ormai ci circondano, sono di solito invisibili e inudibili. Eppure, con l’ausilio di speciali cuffie fornite dall’artista, è possibile tradurre queste onde in segnali acustici. Prende così vita un’inedita esperienza uditiva che permette al pubblico di riscoprire lo spazio urbano in un viaggio uditivo alla riscoperta di luoghi legati al quotidiano, nei quali, a seconda dell’ora del giorno, si possono incontrare suoni intensi o il silenzio totale. In occasione dell’opening sarà anche presentato il progetto Millis(), una performance sonora per strumenti aumentati, physical computing e sassofoni preparati nata dall’incontro dell’artista Josè Angelino e del compositore Simone Pappalardo.

Info: www.goethe.de