La ”Francia in scena” in Italia

Roma

Esordisce il 10 maggio a Firenze la IV edizione di Francia in scena, stagione artistica dell’Institut français Italia. Fino al 26 novembre sono presentate al pubblico italiano la diversità e la vitalità della scena artistica francese fra musica, danza, teatro, performance, architettura, arti visive, circo e una programmazione speciale pensata per i più giovani. Il progetto è realizzato su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français e del Ministère de la Culture e della Fondazione Nuovi Mecenati. Un’iniziativa ambiziosa che nell’arco di sei mesi vede coinvolte 27 città italiane, che ospitano 73 proposte artistiche e cinque progetti espositivi, per un totale di 220 date. Una programmazione vasta e poliedrica segnata da due eventi importanti e internazionali: la Biennale d’Architettura di Venezia e la presenza francese alla 12a edizione di Manifesta a Palermo, capitale italiana della cultura 2018. Da segnalare inoltre il progetto Bibliothèques vivantes, che ritorna dopo il successo della scorsa edizione, partendo quest’anno da Villa Medici a Roma il 4 ottobre. L’iniziativa consiste nell’incontro di spettacolo dal vivo e performance con l’universo del libro. Il protagonista, nonché firma della campagna di quest’edizione di Francia in scena, è il disegnatore, fumettista e artista François Olislaeger.

Quest’anno l’intero progetto riflette il desiderio di indagare alcune tra le principali sfide della contemporaneità: la questione dell’identità, quella del patrimonio linguistico e culturale, lo spazio europeo e mediterraneo come fonte di dialogo e di ricchezza, la questione della mobilità e delle migrazioni, l’apertura verso l’Africa, la questione climatica e quella dei nuovi spazi di creazione e convivenza. La rassegna tratta del mondo contemporaneo e dei suoi cambiamenti, propone esempi di cultura inclusiva, interdisciplinare, curiosa e attenta ai segni del nostro tempo. «I valori ci accomunano. – spiega Fabrizio Grifasi, direttore artistico di Fondazione Romaeuropa, partner del progetto – accomuna l’impegno delle organizzazioni e le scelte fatte all’interno del programma. Abbiamo dei valori da condividere e da discutere e riguardano i rapporti che Italia e Francia hanno con il resto del mondo. Accoglienza e scoperta sono il motore per dare il via a progetti. Diversità e apertura sono le parole chiave».

Tante le iniziative, gli eventi e le istituzioni coinvolte, nello specifico, per quanto riguarda le arti visive, gli appuntamenti si snodano tra Palermo, Roma e Milano. Alla Biennale di Architettura di Venezia sarà presentato il progetto di 400mq Lieux infinis, che tra fotografie, mappe urbanistiche, film, plastici e disegni riunisce 10 luoghi di creazione e partecipazione che svolgono un ruolo da protagonisti in zone un tempo abbandonate, dal Centquatre di Parigi al Tri Postal di Avignone. Il progetto espositivo, curato da Encore Heureux, inaugura il 26 maggio.
Manifesta partecipa al progetto ospitando tre workshop: Diventare Giardino, dello scrittore, etomologo, paeseggista e ingegnere agronomo Gilles Clément, invitato a realizzare un progetto di riqualificazione negli spazi pubblici dello Zen 2. Palermo ospiterà inoltre altri due eventi: la presentazione dell’installazione audio-video The Ulysses Syndrome, del colletivo The Soundwalk, un racconto del Mediterraneo ripercorrendo il viaggio di Ulisse, e Histoires vraies de Palerme in cui un gruppo di artisti, con a capo lo scrittore François Beaune, ha raccolto per settimane le storie degli abitanti della città per poi raccontarle attraverso delle raccolte video. A Roma, dal 22 giugno al 6 novembre, il Maxxi ospiterà African Metropolis, una città immaginaria, in cui saranno presentati circa 40 lavori di diversi artisti africani, per riflettere sulle trasformazioni sociali e culturali contemporanee. La prima mostra personale di Brice Dellsperger, la serie Body Double, invece, si terrà a Milano dal 24 ottobre al 30 novembre alla Marsèlleria. Fonte della ricerca dell’artista è il cinema, che egli usa come materiale da manipolare, sovvertire e ricreare. Gli appuntamenti continuano fino all’autunno a ritmo serrato, accontentando gli appassionati di ogni espressione artistica, permettendo un dialogo e una collaborazione fondamentale tra istituzioni e professionisti del settore, agevolando la mobilità degli artisti e stimolando la riflessione su formati artistici innovativi. La pluralità delle proposte 2018 testimoniano la fecondità del dialogo tra Francia e Italia.

Per il programma completo delle iniziative: www.institutfrancais.it