Nasci, cresci e posta. Come fare i genitori nell’era digitale

Roma

Nasci, cresci e posta. I social network sono pieni di bambini: chi li protegge?: questo il titolo molto attuale del libro che verrà presentato sabato 17 marzo alle 11:00 a Roma, nello Studio 2 dell’Auditorium Parco della Musica. L’occasione è l’iniziativa Libri Come, una produzione Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Centro per il Libro e la Lettura.

E’ un dato di fatto: i social network sono parte integrante della nostra quotidianità. Non solo quella di noi adulti però, internet influenza soprattutto le giornate di moltissimi minori, che, nati nell’era digitale, fin da piccolissimi, navigano tra le svariate piattaforme social con una naturalezza di gran lunga superiore a quella dei loro genitori. Disinvoltura purtroppo inconsapevole degli innumerevoli rischi nascosti nelle pagine del web. Il mondo social, infatti, condiziona il mondo degli adulti, figurarsi quello dei più giovani, il loro sviluppo è a rischio e soprattutto lo è la loro capacità di instaurare relazioni sane e costruttive. Certo, il web ha anche il grande pregio di aver abbattuto le frontiere, unendo utenti da ogni parte del mondo, offrendo loro accesso ad un numero esorbitante di informazioni, ma tutto questo progresso e non ha regole e ci ha preso alla sprovvista, dimostrando di avere anche dei lati oscuri. Gli effetti collaterali, di fatto, esistono, e sono sempre più gravi e diffusi: dal cyberbullismo, all’ipersuggestione, passando per le dipendenze da Internet.

Gli autori del testo: Simone Cosimi e Alberto Rossetti, giornalista uno, psicoterapeuta l’altro, assieme ad Antonio Pavolini, esperto di social e tra i primi blogger italiani, si propongono di fornire una guida per orientarsi tra le dinamiche dei social network. Uno strumento rivolto a genitori, insegnanti, educatori e, in generale, a tutti coloro che si occupano dell’educazione e della crescita dei giovani. Le misure per difendere la presenza online dei più piccoli sono quasi assenti, come spiegano Cosimi e Rosetti, il che è ancora più grave considerando che, nei giorni nostri, il digitale concorre al processo di costruzione dell’identità del singolo: i bambini e gli adolescenti subiscono loro malgrado le suggestioni proposte dai social network durante il proprio sviluppo. Esistono anche piattaforme ideate espressamente per i più piccoli, come YouTube Kids, Lego Life, o Scrapbook, analizzate nel libro e di cui si evidenziano i meccanismi di funzionamento e i possibili punti deboli.

La narrazione non intende demonizzare le nuove piazze virtuali. Mira, anzi, a spiegarne i meccanismi, dando indicazioni utili per allenare gli adulti al controllo dei più piccoli, così come è anticipato nella prefazione al libro di Giovanni Ziccardi: ”Conoscere a fondo la tecnologia serve non solo a colmare un gap informatico, ma anche a interpretare correttamente e collocare al giusto posto i nuovi fenomeni comportamentali che ruotano attorno alla vita quotidiana dei minori sui social network, e questo attraverso una visione critica che non sia ostile per principio a tutti questi fenomeni, ma che cerchi di comprendere come molti dei fattori contenuti in essi siano ormai parte della quotidianità dei più giovani, siano il loro modo di ”essere” e di ”esserci” nella società”.