Joan Miró: materialità e metamorfosi

Padova

Sei decenni presentati attraverso 85 opere segnano la mostra dedicata a Joan Miró esposta a Padova. Dal 10 marzo al 22 luglio l’esposizione, ospitata a Palazzo Zabarella, è intitolata Joan Miró: materialità e metamorfosi. Quadri, disegni, sculture, collages e arazzi aprono e chiudono una parentesi sull’attività dell’artista dal 1924 al 1981. L’esposizione documenta le metamorfosi artistiche di Miró nel disegno, nella pittura, nei collage e nelle opere di tappezzeria. Il pensiero visuale del pittore, il modo in cui lavora con i sensi, dalla vista al tatto, e i processi di elaborazione delle sue opere, si osservano nel dettaglio.

Nel corso della carriera, Miró (1893-1983) ha ribadito sempre l’importanza della materialità come fondamento della propria pratica artistica. Ciò non significa che i materiali gli imponessero tutti gli aspetti della raffigurazione: in diversi momenti ha prodotto elaborati bozzetti anche per le opere più spartane e apparentemente spontanee. Ma è fuor di dubbio che il rapporto tra mezzo e tecnica abbia influito su tutti gli aspetti della sua produzione, dai primi quadri e collages fino agli ultimi lavori sotto forma di sculture e arazzi.