Nessuno vuole più la scultura di Jeff Koons a Parigi

Parigi

Era il 2015 quando Jeff Koons ha deciso di regalare a Parigi un suo lavoro come sostegno per gli attentati terroristici. Un enorme mazzo di tulipani retto da una mano alto oltre 12 metri. Il lavoro richiama la statua della libertà che non tutti sanno essere stata realizzata in realtà da uno sculture francese: Frédéric Auguste Bartholdi. Poi è uscito fuori che Koons regalava a Parigi l’idea della scultura. La scultura vera e propria invece doveva essere finanziata dalla stessa città per circa tre milioni di euro.

I preparativi per la raccolta firme in cerca di collezionisti sono partiti immediatamente organizzati dall’ex gallerista dell’artista Jérôme de Noirmont. Presto però sono cominciati i primi dissensi nei confronti del lavoro. Ma siamo sicuri che valga la pena finanziarlo? Ci piace veramente? Dopo due anni, insomma, sembra invece che a volere la scultura siano rimasti veramente in pochi. La redattrice della rivista  Artension, Françoise Monnin, ha lanciato una petizione contro il lavoro, il settimanale Télérama scrive che la scultura però è già pronta e aspetta in Germania il visto del comune di Parigi per installarla davanti al Palais de Tokyo, esattamente dove l’aveva pensata l’artista. Stéphane Corréard direttrice della fiera Galeristes lancia una nuova petizione che raccoglie due mila firme, mentre il collettivo di Bellveille Espace 35 scrive un appello contro l’allestimento della scultura che sembra non piacere neanche al presidente del Palais de Tokyo.