America, Colombo è simbolo ”razzista” e le sue statue vengono decapitate e imbrattate

New York

Abbattere volti di marmo, far cadere uomini da secoli ormai statue. L’inutile ultima guerra degli Stati Uniti contro i simboli che non possono neanche cambiare espressione e difendere la storia. Gli americani hanno deciso di prendersela con i monumenti di generali confederati, del Sud, schiavisti, della Guerra di Secessione. Lottano contro fantasmi di pietra e dopo gli scontri di Charlottesville in cui hanno perso la vita tre persone, il movimento contro il suprematismo bianco, improvvisamente si è esteso, non solo confederati, adesso mira ai “simboli d’odio e di divisione razziale” e vuole staccare teste. È toccato a Italo Balbo a Chicago, ora è il turno di Cristoforo Colombo. Per alcuni il navigatore che ha scoperto l’America, per altri solo un colonizzatore imperialista, sterminatore di popoli pacifici dei Caraibi e delle Americhe. A Houston la sua statua è stata imbrattata di rosso sangue. Così come a Detroit dove, oltre al colore, gli è stata incollata in testa un’ascia.

A New York il sindaco Bill De Blasio ha inserito il monumento a Colombo, uno dei simboli della città in Columbus Circle nell’elenco di quelli da abbattere perchè discriminatorio. Ha nominato una commissione, e le ha dato 90 giorni di tempo per esaminare quale opera in città possano istigare all’odio, alla divisione, al razzismo e all’antisemitismo. La statua si trova davanti all’ingresso principale di Central Park, il punto esatto dal quale vengono misurate tutte le distanze ufficiali dalla città di New York. Nel frattempo un busto in gesso che vegliava sul Columbus Memorial Park è stato decapitato in un parco a Yonkers, comune di New York sulla riva orientale del fiume Hudson, al confine con il Bronx, a pochi chilometri di Manhattan.

Intanto la Farnesina ha commentato: ”Cristoforo Colombo rappresenta in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti, un simbolo fondamentale della storia e dei successi italiani. La scoperta dell’America resta in ogni caso patrimonio dell’umanità nonostante ogni dibattito volto a voler rileggere oggi eventi di tale grandezza”.
Gli italiani ci tengono, e sono i connazionali negli Stati Uniti a mobilitarsi per mantenere la festa del sognatore. Le associazioni italoamericane hanno già manifestato a Central Park, e tutti si sono detti pronti a combattere per evitare la rimozione del monumento decisa dal sindaco di New York che, nato Warren Wilhelm Jr, ha scelto il cognome del nonno, Giovanni De Blasio, italiano di Sant’Agata de’ Goti.