Edward, il fumetto

«Una storia nuova, poetica come l’originale, gotica e toccante». Un volume a fumetti che «non è un pedissequo adattamento del film, che di per sé avrebbe avuto poco senso, data la perfezione della pellicola». Sgombra il campo da qualsiasi illazione il testo che accompagna l’uscita della graphic novel Edward mani di forbice, qualche anno dopo, realizzata a quattro mani da Kate Leth (testi) e Drew Rausch (disegni) e pubblicata da Nicola Pesce editore. Una sorta di ”excusatio non petita”, considerando che – alla luce dei fatti – non ce ne sarebbe stato bisogno.

Infatti l’ottimo volume a fumetti (128 pagine, 19.90 euro), con traduzione di Gloria Grieco, è in tutto e per tutto un’avventura inedita, che può fare soltanto piacere agli appassionati del cinema del visionario Tim Burton e, in particolar modo, a coloro che hanno apprezzato la struggente, impossibile storia d’amore tra Edward mani di forbice (interpretato sul grande schermo da Johnny Depp) e la dolce Kim (Winona Ryder). Uscita nelle sale americane nel dicembre del 1990, la pellicola approdò in Italia nell’aprile dell’anno successivo, segnando l’inizio della fruttuosa collaborazione tra Depp (qui al suo primo ruolo da protagonista) e Burton. Così, a distanza di 27 anni, il freak scapigliato e pallido, il volto ricoperto di cicatrici, con delle forbici al posto delle dita – creato da un inventore che lo adorava come un figlio – è al centro di un romanzo grafico a colori che ne esalta i tratti gotici perfettamente inseriti nei nostri giorni.

Sono trascorsi molti anni, e Edward non è mai invecchiato. Lo sguardo malinconico è quello di sempre. Scopre che il suo inventore (nel film è l’indimenticabile Vincent Price) custodiva anche un altro progetto nello scantinato; quindi decide di dargli vita, seguendo con scrupolo le istruzioni contenute in un diario. Ma gli esiti non saranno quelli auspicati. Definito dalla stampa estera specializzata «un adattamento senza filtri delle idee di Burton, di quelle che semplicemente non erano attuabili nel film», Edward mani di forbice, qualche anno dopo rappresenta una lettura gradevole e poco impegnativa (nel senso migliore del termine). In particolare i disegni sembrano strizzare l’occhio ai lettori più giovani, gli stessi che (magari) non conoscono così bene la pellicola. Per chi invece ha amato il film sceneggiato da Caroline Thompson (oltre che da Burton) sarà difficile non sorridere, rivedendo Edward tornare all’opera in queste pagine ricche di citazioni e dettagli. Dal castello sulla collina nel quale si cela alle sculture cespugliose che ne ornano i giardini, Edward “rivive” in questa graphic novel delicata. Un curioso viaggio a fumetti (che termina con una sfiziosa sezione dedicata ai bozzetti) il cui protagonista è un personaggio immortale.

Info: www.edizioninpe.it

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