Riesumata la salma di Dalì e i baffi sono ancora lì

Figueres

La salma del grande pittore surrealista spagnolo Salvador Dalí è stata riesumata nella serata del 20 luglio per effettuare dei test del DNA, dopo che la magistratura spagnola ha accolto la richiesta di Pilar Abel, una donna che sostiene che sua madre avesse avuto una relazione con il pittore morto nel 1989. Il corpo di Dalí, dopo essere stato imbalsamato e ricevuto un funerale da star hollywoodiana, è stato sepolto nella cripta del suo stesso Teatro-Museo di Figueres. Nonostante l’opposizione della Fondazione Gala-Dalí, i lavori sono stati eseguiti sotto un grande tendone, con la massima discrezione e privacy tanto che la Fondazione e le autorità “hanno chiesto a tutti i presenti la consegna di cellulari ed altri dispositivi elettronici per evitare la registrazione di immagini”. L’operazione, durata quattro ore, ha permesso l’estrazione di campioni di DNA dai denti, dalle ossa e dalle unghie. Ciò che ha colpito tutti gli addetti ai lavori (stranamente ben sapendo che il corpo fosse stato completamente imbalsamato) sono stati i suoi baffi leggendari che, dopo 28 anni, erano ancora intatti nella classica posizione alle 10e10. ”È un miracolo – ha rivelato lo stesso Bardalet, che nel 1989 lo aveva imbalsamato, alla radio catalana RAC1 – I suoi baffi sopravviveranno nei secoli”.

Tutto questa fatica per stabilire una volta per tutte se Dalí sia il vero padre della donna: in caso affermativo, potrebbe ottenere parte dell’eredità, che il pittore aveva lasciato allo stato spagnolo e alla fondazione che porta il suo nome. Abel prova a dimostrare che Dalí era suo padre da circa dieci anni, e dice che la sua somiglianza fisica con il pittore è tale per cui le mancano ”soltanto i baffi”. Dice che nella sua famiglia si è sempre saputo che Dalí fosse suo padre, avuto negli anni Cinquanta da una relazione con la madre, che faceva la domestica. Già nel 2007 erano stati fatti due test del DNA su dei campioni estratti da oggetti personali di Dalí, che però non avevano provato la paternità. La fondazione Gala-Salvador Dalí aveva provato senza successo ad opporsi all’ultima autorizzazione del giudice a procedere con la riesumazione. Si stima che i risultati dei nuovi test saranno diffusi tra uno o due mesi.