Chiude il più grande squat artistico di tutta Île-de-France, la Cité de la Jarry

Vincennes

Appello definitivo del sindacato intercomunale di Vincennes e Fontenay: lo squat artistico della Cité de la Jarry deve essere evacuato il prima possibile. L’edificio, enorme 46 mila metri quadrati chiusi da un’austera facciata in cemento armato, è stato costruito negli anni Trenta all’interno dell’Île-de-France. Scopo di questo immensa architettura grigia era costruire una città utopica dove mercanti e cittadini potessero vivere nello stesso posto. E così è stato fino almeno agli inizi degli anni Novanta quando nei primi negozi chiusi hanno cominciato a insediarsi i primi artisti. La crisi, la presenza sempre più forte di squatter ha fatto fallire definitivamente il progetto originale trasformandolo in una squat vero e proprio, anzi a dirla tutto il più grande squat di tutta l’Île-de-France. Ora dopo quasi vent’anni di attività, i residenti e gli artisti tra cui scenografi, pittori, street artist, sono stati costretti ad abbandonare l’edificio. Una volta buttato giù, infatti, al suo posto nascerà un liceo.

Finisce quindi un’epoca che rimane però visibile in questo video creato in difesa del primo reale ultimatum di abbandonare il palazzo nel 2011. Una situazione sociale simile nella quale artisti e famiglie di varia estrazione convivono insieme la possiamo ritrovare a Roma nello spazio Metropoliz creato e curato da Giorgio de Finis.