Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive

New York

Come mai non è mai stato fatto un film sulla figura di Frank Lloyd Wright? Una carriera durata circa 70 anni quella del più famoso architetto del XX secolo che ha generato icone come il 1943-59 Museo di Solomon R. Guggenheim di New York con il suo atrio spirale e centinaia utopie, come il Mile-High Illinois city-in-the-sky di Chicago. E poi ci sono le tre mogli, l’amante assassinata e persino uno scandalo postumo sulle ceneri di Wright, sparse in segreto dalla sua famiglia. Troppo forse per un film. Intanto a New York per festeggiare i 150 dell’artista dal 12 giugno il MoMA – Museum of Modern Art di New York ospita Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive, fra le più importanti retrospettive sul maestro statunitense noto per le sue doti di visionarietà, pionierismo, vocazione alla ricerca e alla sperimentazione.

Ben 450 i lavori esposti, realizzati fra la fine dell’Ottocento e gli anni Cinquanta del Novecento: disegni, plastici, filmati, interviste televisive e pubblicazioni, ma anche arredi, stoviglie, tessili, quadri, fotografie, album di ritagli e numerose opere mai esposte fino a oggi. La mostra è organizzata lungo un asse cronologico centrale che racconta i principali eventi della vita e della carriera di Wright. Attorno a esso si articolano dodici sezioni dedicate a temi ancora poco esplorati, per esempio il progetto per la Rosenwald School, destinata ai bambini afroamericani, l’interesse di Wright per il processo democratico dell’auto-costruzione, la sua capacità di sfruttare mass media come la televisione, la radio e le riviste anche per promuovere le sue ambizioni. Non mancano le curiosità, tra cui il numero di Time del 1938 in cui finì in copertina come Man of the Year. Ognuna delle 12 sezioni della mostra è strutturate coma un’antologia, ogni capitolo indaga su un oggetto chiave o più oggetti provenienti dagli archivi della Frank Lloyd Wright Foundation, interpretati, contestualizzati e giustapposti con altre opere. Info: www.moma.org